Andato in scena il XXXI Premio giornalistico “Roberto Ghinetti”, che va a onorare che ha messo a disposizione la propria vita per la democrazia. Il Comune di San Miniato e la redazione de il Tirreno di Pisa e Pontedera hanno istituito il premio nel lontano 1994, in memoria del giornalista del quotidiano livornese morto nel 1993, a soli 32 anni, per una grave malattia.
Il prestigioso premio dedicato alla libertà d'informazione, che negli anni ha onorato figure come Sandro Curzi, Ilaria Alpi e Aldo Cazzullo, quest'anno viene assegnato alla giornalista Giuliana Sgrena, a vent'anni dal suo rapimento a Baghdad e dall’uccisione dell’agente Nicola Calipari che ne facilitò la liberazione. Per la sezione giovani, il riconoscimento va a Max Brod, firma di Report, Il Fatto Quotidiano e Agorà, promotore della campagna “No Peace No Panel”, per una maggiore visibilità mediatica ai percorsi di pace.
La cerimonia si terrà giovedì 10 aprile 2025 alle 16 nella Sala del Consiglio. In mattinata, presso l’Auditorium “M. Marianelli” dell’IT Cattaneo, si svolgerà una lezione di giornalismo rivolta agli studenti. L’iniziativa è patrocinata da Regione Toscana, Provincia di Pisa, Ordine dei Giornalisti e Associazione Stampa Toscana.
"La trentunesima edizione del premio giornalistico 'Roberto Ghinetti' è un'importante occasione per celebrare il coraggio e l'impegno di coloro che, attraverso il giornalismo, perseguono la verità e promuovono la giustizia. Quest'anno, il riconoscimento viene conferito a due figure emblematiche: la giornalista Giuliana Sgrena, a venti anni dal suo drammatico rapimento a Baghdad, e Max Brod, giovane giornalista e promotore dell'iniziativa 'No Peace No Panel' - commenta il sindaco di San Miniato Simone Giglioli -. Giuliana Sgrena rappresenta il volto della determinazione e della resilienza in un contesto di conflitto e incertezza. La sua storia, segnata dall'orribile esperienza del rapimento e dall'eroico intervento dell'agente Nicola Calipari, ci ricorda l'importanza di dare voce a chi vive in prima persona le conseguenze delle guerre e dell'ingiustizia. . Dall'altra parte, Max Brod ci offre una prospettiva fresca e necessaria, quella di una nuova generazione di giornalisti che si battono per dare spazio a voci e idee che promuovono la pace"