Politica

Per CambiaMenti il Cuoio deve puntare al lusso

Il programma della lista che candida a sindaco Manola Guazzini dedica particolare attenzione ad uno dei settori trainanti del territorio

CambiaMenti reputa "decisivo per il futuro del comparto della pelle e di quello del cuoio favorire l’espansione dei processi già presenti di qualificazione della produzione e della sua capacità di insediarsi nei settori della moda e del lusso, anche utilizzando processi innovativi di valorizzazione e certificazione della filiera produttiva distrettuale a garanzia e tutela dell'eccellenza produttiva della nostra zona".

Da qui partono le proposte per il comparto conciario della lista che candida Manola Guazzini a sindaco, proposte che ruotano attorno alle parole chiave "valorizzazione" e "cerificazione", entrambe "anche in termini di qualità etica e ambientale".

Riguardo ai reflui conciari, l'attuazione dell'Accordo di Programma sulla razionalizzazione della depurazione delle acque (Tubone) "dovrà essere verificata nei tempi e modi di attuazione e nelle dimensioni - scrivono dalla lista civica -, tenendo conto dei cambiamenti intervenuti nel settore conciario e della riduzione del numero delle aziende e della quantità degli scarichi. Andrà invece totalmente eliminata l'importazione per esclusivi scopi di profitto di reflui e rifiuti non funzionali al compimento dei cicli di depurazione, e che fanno rilevare la presenza negli scarichi di sostanze definite dalle normative come “pericolose” e che non si trovano nel processo di conceria".

Altri obiettivi che in CambiaMenti considerano fondamentali sono: "la formazione degli imprenditori e dei lavoratori dipendenti; la ricerca e dell’innovazione di processo e di prodotto; il rafforzamento dei rapporti di filiera con i settori del calzaturiero e della moda; il sostegno alla presenza nei mercati esteri, tanto nel campo dell’approvvigionamento delle materie prime quanto in quello della vendita del prodotto finito".

"I processi di selezione delle aziende e di potenziamento di quei settori del comparto cuoio-calzaturiero che hanno la capacità di collegarsi alla filiera dell’alta moda prefigurano, per il futuro, una minore densità delle aziende di questi settori nel territorio rispetto a quella che siamo abituati a conoscere. Perché a questo processo non corrisponda anche una diminuzione dell’occupazione complessiva, occorre perciò favorire l’insediamento delle attività, sia produttive che di servizio, che possono operare a supporto dell’innovazione, e pensare anche da questo punto di vista a un ridisegno complessivo delle aree produttive".

Dunque, secondo CambiaMenti "i poteri pubblici dovranno garantire: massima attivazione degli strumenti regionali di facilitazione dell’accesso al credito; potenziamento delle strutture finalizzate alla ricerca, all’innovazione produttiva di prodotto e di processo e delle attività di formazione (POTECO), sia nel campo dell’istruzione tecnica e professionale (a partire dall'ITC Cattaneo), sia nel campo della formazione professionale iniziale e ricorrente degli imprenditori e degli operatori".

"Ci sembra davvero singolare - concludono dalla lista civica, non senza una nota polemica -, data l'importanza di questi temi, di essere al momento l'unico soggetto che li mette al centro della campagna elettorale".