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“Nessuna novità per la Mostra del tartufo”

Le opposizioni di San Miniato attaccano l’amministrazione sull’organizzazione della cinquantesima edizione: “Sarà la copia esatta delle precedenti”

A una manciata di giorni dall’inaugurazione della Mostra nazionale del tartufo di San Miniato, i consiglieri di minoranza appartenenti ai gruppi di Lega, Cambiamenti e Forza Italia, prendono posizione sull’organizzazione e sulle scelte dell’amministrazione comunale. “Al di là della decisione di incentrare il programma delle iniziative sul tema della donna – scrivono in un comunicato le opposizioni – la struttura della mostra sarà pressoché la copia esatta dell’edizione 2019 e di quelle precedenti”.

Secondo i consiglieri di minoranza, la mozione approvata dal Consiglio comunale lo scorso 8 Giugno in cui si invitava l’amministrazione a progettare una mostra diversa, maggiormente diffusa sul territorio, meno concentrata sulle tensostrutture e volta a valorizzare spazi, fondi e palazzi antichi, dunque, sarebbe stata disattesa. “La stessa mozione impegnava a coinvolgere in questo lavoro di progettazione il Consiglio comunale e tutti i soggetti interessati, quindi le associazioni dei commercianti, gli operatori del turismo e i tartufai – continuano – questo fu deciso, ma niente di ciò si è verificato, nonostante a Settembre scorso, in occasione della risposta a un’interpellanza, l’amministrazione avesse ribadito quegli stessi orientamenti”.

I mancati cambiamenti rispetto al passato, come specifica il comunicato, sarebbero dovuti al persistere dell’emergenza Covid. “Come se fosse quest’ultima a consigliare di concentrare nei pomeriggi delle domeniche qualche decina di migliaia di persone nello spazio di duecento metri senza alcun controllo del Green pass agli accessi, né per salire sui pullman navetta, né all'ingresso dei tendoni che, proprio per evitare la verifica della certificazione, è stato detto, non verranno chiusi lateralmente – proseguono i consiglieri - c'è solo da augurarsi che i controlli sull'uso delle mascherine e sui distanziamenti vengano effettuati in modo più efficace di quanto non si sia fatto nelle notti estive di movida”.

La scelta dell’amministrazione, per le opposizioni, va comunque al di là del rispetto delle mozioni approvate dal Consiglio comunale e della necessità di adottare tutte le necessarie misure di sicurezza. “La ripetizione della formula di tutte le precedenti edizioni mostra una concezione quanto meno discutibile del modello di sviluppo turistico di San Miniato. Non affrontare il problema del congestionamento dei tempi e degli spazi, né quello della qualità, dell'immagine, della innovazione e del rinnovamento di una mostra da anni divenuta statica, significa avere una visione “mordi e fuggi” del turismo – prosegue il comunicato – nessuna presa di posizione da parte dell'amministrazione anche su altri problemi connessi all’evento, quale quello di una tutela adeguata degli ambienti vocati alla produzione del tartufo e delle piante che favoriscono lo sviluppo di questa risorsa e sulla opportunità di arrivare alla definizione di un marchio del tartufo bianco di San Miniato che distingua le produzioni del nostro Comune”.

Secondo la minoranza, dunque, non vi è stata alcuna innovazione. “Ancora una volta l'amministrazione sceglie la via più facile: quella di lasciare le cose come stanno, invece di accollarsi la fatica di un processo di elaborazione, di progettazione, di proposta, di acquisizione del consenso su una linea innovativa – concludono i consiglieri – che è quella richiesta dai tempi in cui viviamo e dall’esigenza di valorizzare il nostro territorio senza rischiare di distruggerlo”.