È trascorso più di un anno da quella tragica partita tra Lanciotto Campi e Castelfiorentino, nel giugno 2024, quando Mattia Giani si accasciò in campo senza mai più rialzarsi. La memoria del giovane calciatore, molto amato tra Ponte a Egola e Castelfiorentino, è più viva che mai grazie all’affetto e all’impegno di chi lo ha conosciuto.
Proprio in questi giorni il gruppo di amici “Matti di Te”, che già lo scorso Giugno aveva organizzato il primo memorial in suo onore, ha riportato l’attenzione sulla sua figura. Durante la seduta della consulta di Ponte a Egola è stata avanzata la proposta di intitolare lo stadio Leporaia a Mattia Giani, fa sapere il Tirreno, come segno tangibile del legame tra il ragazzo e la comunità.
Accanto al ricordo, non è mancata la solidarietà concreta: il gruppo ha promosso iniziative per la diffusione dei defibrillatori e, soprattutto, attività di formazione e sensibilizzazione sulle manovre salvavita e sull’uso del Dae. Sono 7 i defibrillatori donati e installati nei campi da calcio del territorio, gesti concreti che senza giri di parole o metafore, potrebbero salvare la vita ad una persona.