Cultura

Le quaranta storie in quarantena

Il successo del libro scritto da Chiara Boddi vice presidente di Shalom. Si tratta di un volume pensato nello specifico per i bambini

Chiara Boddi

"Siamo già alla terza ristampa dopo pochissimi mesi ed io non ci credo ancora" Lo dice Chiara Boddi, giovane vice presidente del Movimento Shalom in merito alla pubblicazione del suo libro di storie per i bambini dal titolo "Quaranta storie in quarantena".

Un viaggio nei valori che non solo dura 40 storie, ma che sta facendo il giro del Mondo con un carburante speciale: la Fantasia.

"Alzarsi la mattina e pubblicare una storia non era nei miei piani, - continua Chiara - ma tutto è nato quando ognuno di noi è stato costretto a stare a casa, a chiudere il proprio negozio, a cessare le proprie attività, a interrompere ogni rapporto sociale con gli altri, a non avere più rapporti con maestri, educatori insegnanti e professori. Io non potevo lasciare tutto questo, non potevo permettere di non esserci per le famiglie e i bambini che avrebbero colorato e arricchito le mie giornate. E allora ecco che mi sono imbattuta in un progetto forse più grande di me: visto che la parola era l’unico mezzo per comunicare e per sentirsi vicini, ogni giorno ho deciso di scrivere una storia diversa non limitandomi solo a trovare personaggi, ambienti e situazioni, ma cercando una morale che potesse completarla e, infine, creando un’illustrazione che potesse dare colore a tutte quelle parole in sequenza.

E proprio i miei lettori, che giornalmente aspettavano la pubblicazione, mi hanno spinta a creare un libro come segno concreto di quel progetto che inizialmente voleva essere solo un modo per uscire di casa senza guanti e mascherina e arrivare al cuore degli altri.

Ottenere la terza ristampa solo dopo pochi mesi dalla pubblicazione è un grande onore e sapere di riuscire a sollevare, ad essere d’aiuto, a consolare mi rende davvero felice e completa.

Un libro, quindi, che non è tanto un punto di arrivo, quanto un punto di partenza: un modo per credere sempre nei valori, per raccontarsi agli altri, per condividere idee e pensieri e per stare in costante relazione. Una scrittura che, grazie alla fantasia, è arrivata soprattutto ai più piccoli e che ha fatto tornare anche a loro il sorriso e la voglia di giocare anche con la narrazione."