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"La scuola cambi orari per evitare ingorghi"

Il sindaco Gabbanini, al tavolo regionale convocato dall’assessore Ceccarelli, torna a parlare della Fipili. "La cattiva gestione non è tollerabile"

Il sindaco parla della Fipili

“Ho sollevato i problemi di sicurezza in cui versa la strada di grande comunicazione Fipili al tavolo regionale convocato dall’assessore Ceccarelli, lo scorso 22 settembre, ma le difficoltà alle quali abbiamo assistito anche in questi ultimi giorni ci dimostrano che c’è ancora molto da fare perché questo collegamento sia davvero efficiente”.

Il sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini torna sulla complessa situazione in cui versa questa importante arteria, denunciando i numerosi disagi che si sono verificati nei giorni scorsi, a causa dei lavori al ponte a San Donato.

“Si tratta di un’arteria essenziale per la viabilità dell’intera regione Toscana, che riguarda le province di Pisa, Firenze e Livorno; non è possibile assistere a ore e ore di coda per la chiusura della carreggiata in direzione di Santa Croce del ponte di uscita dalla Fipili".

"Questi interventi devono essere realizzati di notte o nei mesi di minor afflusso del traffico, come agosto - spiega il sindaco - Quando abbiamo realizzato la rotatoria di Ponte a Egola, abbiamo scelto di fare i lavori in estate, periodo ‘morto’ per il traffico dei mezzi pesanti, e senza chiudere mai la strada di accesso al nostro distretto conciario".

Il sindaco chiede quindi: "Perché non si adottano questi metodi quando si va a toccare un’arteria così importante?”.

“La scorsa estate avevo persino proposto all’ex preside del Liceo Marconi - prosegue - di modificare l’orario di ingresso a scuola per ovviare all’annoso problema degli ingorghi che si verificano la mattina, intorno alle 8, tra le due rotatorie di San Donato e i vari accessi all’area Interporto, tra i quali la Fipili. Ad ora non ho ancora avuto risposta, ma confido che il nuovo preside voglia incontrarmi e riaprire il dialogo per agevolare genitori, alunni e chi transita da lì per andare al lavoro”.

E conclude: “Il mio impegno a questo tavolo proseguirà in maniera assidua perché non è più tollerabile questa cattiva gestione di una strada di collegamento essenziale non solo per il mio territorio, ma per la Toscana intera. Auspico che, insieme a me, altri sindaci intendano far sentire la propria voce, e sono sicuro che insieme raggiungeremo risultati importanti”.