Attualità

In ricordo di Giuseppina, amica preziosa

Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Istituto Dramma Popolare, traccia un profilo della donna e compagna d'una vita dell'artista Dilvo Lotti

Se n'è andata la signora Giuseppina Gazzarrini, compagna di una vita di Dilvo Lotti. E Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Istituto Dramma Popolare, ne traccia un ricordo toccante e pieno di grande significato.

Sempre gentile e di garbatissimi modi, aperta a un sorriso carico di dolcezza, spesso velato di malinconia, soprattutto dopo la perdita del compagno di tutta la vita, il pittore Dilvo Lotti; donna dallo sguardo acutissimo e penetrante, Giuseppina Gazzarrini ha rappresentato un punto fermo nell'esistenza e nell'arte del marito, ma anche in quella della città di San Miniato, un amore da entrambi condiviso, quasi una loro creatura.

La Signora Giuseppina, come tutti la chiamavano, con un misto di confidenza affettuosa e di rispetto quasi reverenziale, è stata, con la sua consueta elegante riservatezza, l'amica di tanti, giovani e meno giovani, la mediatrice esperta e sicura tra la gente e Dilvo Lotti. Persona di grande fede, sempre animata da spirito di misericordia, ha sostenuto giovani Sacerdoti nella loro vocazione e nel complesso compito di guida spirituale, ma anche artisti alle prese con un difficile inizio di carriera, lei, inseparabile da quell’artista con la A maiuscola con cui frequentava gli intellettuali più in vista del 2° dopoguerra, uomini politici, scrittori, pittori e incisori, per essere, poi, presente alla mostre di Parigi, Barcellona e poi tornare, con grande semplicità, insieme a Dilvo, nella casa di via Pietro Maioli, quasi un museo ricco di molte opere del pittore, mai passate di mano perchè legate a ricordi importantissimi e lei, Geppina, un'abbreviazione del nome che la rendeva ancora più cara, addirittura unica e insostituibile agli occhi del marito, sempre pronta a lottare per un'idea, da lei ritenuta valida e innovativa, perchè comunque si trattava di una donna "moderna" e di idee aperte.

Un'amica preziosa per il Dramma Popolare che, sotto la mia presidenza, ha ricordato a più riprese lei e Dilvo Lotti nelle iniziative dei "Venerdì del Dramma", prima per recuperare le radici, i valori fondanti del Dramma delle origini e Dilvo Lotti è tra i quattro che non solo hanno voluto quella esperienza, ma l'hanno sostenuta nel tempo; quindi la mostra a Palazzo Grifoni, "Dilvo Lotti e il Dramma Popolare oltre i confini del tempo" a 100 anni dalla nascita del maestro con Giuseppina Lotti, oserei dire "radiosa", a tagliare il nastro circondata dall'affetto e dal calore di tanti samminiatesi e autorità presenti.

E poi la signora Giuseppina, ogni volta pronta a manifestare con la sua presenza assidua, con le parole e i gesti, il suo apprezzamento per quanto il Dramma Popolare stava facendo per rimotivare il pubblico, avvicinare quante più persone al teatro e, per di più, quello dello Spirito. Insomma una vera amica, "una di noi", con il suo carattere forte, determinato e al tempo stesso ricco di una carica di umanità veramente potente.

E' certo che non la dimenticheremo!