Cultura

Un Dramma Popolare dedicato a Dante Alighieri

Il presidente della Fondazione Idp, Marzio Gabbanini, ha annunciato le linee guida del festival 2021, fermo restando le incognite legate al Covid-19

Marzio Gabbanini, presidente del Dramma Popolare

Il 2021 sarà un anno di importanza particolare, perché il Dramma Popolare di San Miniato, il più antico festival italiano della drammaturgia dello spirito, festeggia i 75 anni dalla propria nascita. E per questo anniversario speciale sarà Dante, di cui ricorrono i 700 anni dalla morte, il tema al centro delle iniziative del teatro dei cielo. 

"Vogliamo che l’anniversario sia accompagnato da iniziative che ne fissino il ricordo per l’importanza e la qualità – ha spiegato Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione Idp –: l’inaugurazione dell’archivio definitivamente ordinato dal dottor Alex di Bartolo, la presentazione di una mostra di pittura in ricordo del socio, medico e artista, Pietro Marchesi, quella di un volume a completamento delle iniziative promosse dal Dramma negli ultimi anni, la partecipazione alle celebrazioni dantesche collegate al Giorno della memoria". 

"Un programma di spettacoli dal vivo – ha aggiunto Gabbanini – che sappiano far interagire costruttivamente passato e presente attraverso una sorta di viaggio simbolico ed etico al tempo stesso nell’attualità, tramite le tre Cantiche dantesche". 

Nel 2020, segnato dalla pandemia, il Dramma non si è mai fermato: l’attività culturale è stata importante ed intensa via streaming, e l’estate ha comunque reso possibile un cartellone di eventi di alto livello. Pur dovendo rinunciare allo spettacolo principale. 

"Non abbiamo potuto però rappresentare il testo scritto da Matteo Corradini, Irma Kohn è stata qui - ha ricordato con rammarico il presidente della Fondazione Idp -, una prima assoluta coprodotta con Elsinor Teatro, una rappresentazione di forte impatto etico-spirituale, che centra il tema della sicurezza intesa come rifiuto di ogni forma di razzismo, ma anche come solidarietà praticata perfino a rischio della vita. Data l’importanza, fortemente attuale, del messaggio, non abbiamo voluto sminuire il testo riducendolo a monologo o comunque alla presenza di pochi attori, rinunciando nel contempo a una prima di eco nazionale e a ben sei repliche. Abbiamo preferito salvaguardare il testo, abbiamo acquisito tutti i diritti e lo offriremo al pubblico, non nel 2021, ma successivamente". 

Il Dramma da tempo ha deciso essere presente tutto l’anno. E lo sarà anche nel prossimo che si apre tra pochi giorni. "Il 2021, proclamato giustamente l’anno di Dante, di cui ricorre il VII centenario della morte, prospetta oggi , di per sé, un possibile viaggio nell’interiorità dell’uomo alla ricerca di certezze – conclude Gabbanini –, per uscire da un individualismo esasperato, e al tempo stesso nella società contemporanea con il suo inferno, i drammi collettivi, l’oscurità che la attraversano fino al progressivo emergere di valori, quali la solidarietà, l’assunzione di responsabilità, per passare così, metaforicamente, dal Purgatorio al Paradiso e finalmente uscire a riveder le stelle. Sarà questa la tematica di fondo di tante, importanti, iniziative che ci aspettano".