Il consigliere comunale di San Miniato Possibile Alessandro Niccoli è intervenuto sulla situazione della farmacia comunale che sarebbe dovuta sorgere a San Miniato.
"La storia portata in Consiglio comunale il 22 dicembre - ha esordito Niccoli - con l'approvazione del Bilancio previsionale 2017 da parte dell'azienda Farmacie comunali è questa: nel 2010 l’Azienda Farmacie del Comune di San Miniato stipulò col Consorzio Etruria un contratto per costruire una nuova farmacia comunale a San Miniato Basso".
"L’Azienda Farmacie - ha continuato Niccoli - anticipò al Consorzio Etruria un milione e ottamila euro. La consegna dell’immobile prevista a metà 2011, non è mai avvenuta, e nel territorio, proprio davanti alla Casa del Popolo di S.Minato basso, è sorto lo scheletro di cemento di cui alla fotografia, al posto di una storica pista di pattinaggio, e di bellissimi pini quasi secolari".
"Fortunatamente - ha ripreso il consigliere - fu stipulata una fidejussione a garanzia. La compagnia di assicurazione Unipol-Sai deve restituire la somma di cui sopra, ma si è opposta in giudizio, presso il Tribunale di Pisa, e la parte "Farmacie comunali", stranamente non si oppone fortemente a questa lunga melina fatta di inutili rinvii di udienze. Ad oggi il primo grado è lungi dal finire, e prima di arrivare alla conclusione del processo serviranno almeno altri 3 anni, oltre ai gradi successivi (in tutto almeno 10 anni)".
"Il Comune sta perdendo così oltre un milione di euro - ha detto ancora Nicccoli - soldi necessari per le sue opere, e per il ripristino del decoro, deturpato dall'ennesimo scheletro di cemento nel centro di San Miniato basso, oltre agli scheletri dell'Interporto".