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Fondazione Carismi, Marinella si è fatto da parte

Irrevocabili le dimissioni del presidente, rassegnate con una lettera indirizzata al vicepresidente. a comitato di gestione, consiglio e soci

Mario Marinella, dopo l'avvenuto passaggio della Cassa di Risparmio di San Miniato nelle mani francesi di Crédit Agricole, ha formalizzato le sue dimissioni irrevocabili da presidente della Fondazione Cassa di risparmio di San Miniato.

"In questi due anni - ha scritto - abbiamo vissuto insieme momenti difficili. Abbiamo provato una grande pena per la perdita patrimoniale che ha subito la Fondazione: per avere pena di una perdita non è necessario averla provocata o sentirsi colpevoli; sono stato riservato e non smetterò di esserlo in questo frangente; non vi ho mai mentito e non comincerò a farlo oggi. Questa mia determinazione vuole essere un ultimo gesto di attaccamento e di rispetto verso la Fondazione: voglio conservare chiuse nel mio animo le amarezze che ho provato, anche in quest'ultimo periodo. Gli eventi molto spesso non accadono all'improvviso, ma all'improvviso li percepiamo nella loro complessa portata".

La decisione delle dimissioni, sostiene Marinella, è stata presa senza amarezza, essendo giunto il momento di farsi da parte. "È solo il gesto di una persona che - ha detto in proposito l'ormai ex presidente della Fondazione -, sentendo di essere su di un giusto cammino ma rendendosi conto degli ostacoli e delle asperità di quel cammino potenzialmente legate a se stessa ed alla sua rigidità, si fa da parte per consentire di intraprendere un possibile diverso percorso, che si augura essere ugualmente giusto e portatore di ogni bene per la Fondazione. È stato per me un grandissimo onore essere il vostro presidente. Vi ringrazio per il sostegno e l'incoraggiamento che non mi avete mai fatto mancare nei momenti più faticosi ed impegnativi".

Infine, rivogendosi ancora ai soci e ai membri del consiglio e del comitato di gestione, Marinella chiede di "non essere troppo severi nel valutare i miei errori, sapendo che per il bene della Fondazione ho fatto tutto quello che ero capace di fare e che era nei miei poveri mezzi senza mai negoziare con alcuno o barattare con alcunché la dignità e le prerogative della Fondazione, che ho sempre difeso dagli attacchi che ben conoscete. Non verrà meno, indipendentemente da questa decisione, il mio impegno, che cercherò di continuare ad onorare come socio della Fondazione".