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Finiti i lavori in via Maioli e vicolo Carbonaio

Il Comune ha portato a termine la messa in sicurezza. Gabbanini e Guazzini: “Riqualificato il profilo paesaggistico del versante sud di San Miniato”

Muro via Maioli

Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza della frana in via Maioli e del vicolo Carbonaio con un muro in cemento armato lungo 45 metri che consolida il versante sud di San Miniato (interessato nel 2013 da una frana) e un cordolo interrato su micropali lungo 21 metri sul versante compreso tra via Gargozzi e la parte a sud della Chiesa di Santo Stefano.

Sono questi i due importanti interventi, realizzati interamente con finanziamenti regionali, che hanno riguardato i terrazzamenti adiacenti gli edifici di via Maioli, consentendo di mettere in sicurezza e stabilizzare l’intero versante della frana, e il vicolo carbonaio di accesso al retro della scuola di via Gargozzi.

“I lavori di via Maioli, per i quali la Regione ci ha messo a disposizione 500mila euro, hanno interessato sia la parte alta del versante, in prossimità dei fabbricati, con la messa in sicurezza di tutta l’area - hanno spiegato il sindaco Vittorio Gabbanini e l’assessore ai lavori pubblici Manola Guazzini -, sia la parte bassa dove è stato realizzato questo muro in cemento armato con micropali e tiranti, insieme ad una serie di opere per la regimazione e il drenaggio delle acque, attraverso una rete di canalette superficiali e sub-superficiali”.

La frana del 2013 aveva provocato forti depressioni del terreno, con vistose crepe, rotazione dei muri di contenimento in laterizi e parziali crolli dei muri interessati dal movimento franoso.

Per quanto riguarda l’intervento di consolidamento a valle del plesso scolastico di via Gargozzi, per i quali sono stati stanziati 600mila euro dalla Regione, “attraverso la realizzazione del cordolo interrato su micropali, è stato garantito sostegno alla parte alta del versante, proprio in prossimità del giardino della scuola – proseguono i due amministratori -. Mentre nella seconda porzione di intervento è stata realizzata una berlinese di micropali lunga 21 metri, in grado di ridurre la pendenza e dare solidità all’intero versante”.

“La conclusione di questi lavori, per i quali sono stati necessari due importanti finanziamenti che la Regione Toscana ha messo a disposizione attraverso il piano annuale di difesa del suolo, era annunciata da tempo - hanno aggiunto i due amministratori -. I progetti sono stati condivisi e autorizzati dalla Soprintendenza di Pisa sulla base delle varie integrazioni e migliorie per il loro inserimento paesaggistico. La palificata sotto la chiesa di Santo Stefano per adesso è ancora visibile, ma dovrà essere rinverdita con piantumazioni di talee e semina di essenze erbacee che prima di maggio non sarà possibile realizzare – e concludono -. Si tratta di due interventi che vanno a ridare respiro e vita al nostro centro storico, riqualificando il profilo paesaggistico del versante sud di San Miniato”.