Ore di attesa per i sei lavoratori del Centro per l'incremento zootecnico. E' stato infatti fissato per la mattina del prossimo mercoledì l'incontro decisivo fra la dirigenza dell'azienda modenese e i sindacati Uila-Uil (mentre la Flai-Cgil, sarebbe stata estromessa dagli stessi lavoratori).
La settimana scorsa i dipendenti, che da giorni presidiavano la stalla, hanno impedito il trasferimento dei 100 tori ospitati all'interno della struttura un tempo considerata un'eccellenza nel campo della ricerca e dell'inseminazione bovina.
Stamani si è riunito il Cda del consorzio per discutere la posizione da tenere in vista dell'incontro di dopodomani. Difficilmente i vertici aziendali torneranno sui loro passi e metteranno in discussione la scelta di chiudere definitivamente la struttura.
Il centro della Serra, realizzato anche con 400mila euro di finanziamento della Regione Toscana, nel tempo ha subito dei forti tagli da parte dell'azienda che progressivamente ha avviato le procedure di licenziamento e diminuito i dipendenti da 30 a 6.
A poco è valso l'intervento del sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini che nelle scorse settimane ha provato a mettersi in contatto con l'azienda.
In ballo c'è ora la possibilità di ricollocare i sei lavoratori e in particolare i quattro operai agricoli che adesso, oltre che senza lavoro, potrebbero ritrovarsi anche senza abitazione visto che da sempre hanno vissuto in quelle di proprietà del consorzio.