Attualità

"Abusi edilizi e quasi condoni"

L'associazione Territorio in comune punta il dito contro la gestione dei beni immobili perseguita dall'amministrazione

Al centro della polemica ci sono le nuove costruzioni e la possibile vendita di edifici sequestrati a causa di abusi edilizi e acquisiti dal Comune.

"Si preferisce il consumo di nuovo territorio all’utilizzo del patrimonio edilizio esistente - si legge in una nota di Territorio in comune- come sta a dimostrare la sorprendente vicenda del liceo Marconi in cui il riuso di esistenti, ampie e inutilizzate strutture è bandito dalle previsioni delle competenti Autorità le quali privilegiano il ricorso a nuove edificazioni con conseguente consumo di territorio che viene così sottratto al verde".

Ma non sono solo le nuove edificazioni a preoccupare l'associazione, che denuncia "Disattenzione sulla questione dei condoni" e prende come esempio la tensostruttura di La Serra, sequestrata nel 2012 a causa di un abuso edilizio, poi acquisita dal Comune di San Miniato e adibita ad ospitare sagre e feste.

"Poiché - si legge in una nota dell'associazione Territorio in comune- recentemente il Comune ha dichiarato di voler vendere il terreno a suo tempo sequestrato, qualora per pura ipotesi l’acquirente dovesse essere il medesimo soggetto che a suo tempo ha compiuto l’abuso edilizio, prenderebbe corpo qualcosa di molto simile ad un condono".

"La procedura amministrativa del sequestro e della successiva vendita  - secondo Territorio in comune- potrebbe consentire a chi ha commesso un illecito edilizio di realizzare i propri sogni, semplicemente pagando una somma di denaro. Come fosse un condono".