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Caso Marconi, il Pd sarà parte civile

Lo ha annunciato il capogruppo Alessio Spadoni in consiglio comunale rispondendo alle opposizioni sulla vicenda del liceo chiuso

Il liceo Marconi

La tormentata vicenda del liceo Marconi non si arresta. La discussione, ancora infiammata, ha visto il capogruppo di maggioranza Alessio Spadoni rivendicare l'estraneità della Giunta da qualunque responsabilità legata alla chiusura del liceo. L'edificio era stato chiuso per problemi di sicurezza strutturale. Dopo l'esposto di ottobre, si è attivata anche la procura per indagare sul caso.

Secondo Roberto Ferraro, responsabile per il comprensorio del cuoio di Idea (Identità e azione) la vicenda "sta arrivando alla stretta finale". Ferraro parte dal presupposto che a San Donato "non sarà più possibile ricollocare la scuola per manifesta impossibilità e inopportunità" per affermare che "è giunto il momento di definire dove il nuovo liceo potrà trovare nuova vita".

"San Miniato vuole, a giusta ragione - prosegue Ferraro - che la struttura scolastica torni ad essere un elemento di valorizzazione del capoluogo inteso come centro storico e culturale e per tale motivo nel recente passato si è ipotizzata, con tanto di progetti di massima e accattivanti rendering, la costruzione di un nuovo edificio lungo la via Catena a poche centinaia di metri del vecchio Liceo dismesso nel 2008".

"Per uscire dallo stato confusionale in cui Provincia di Pisa e Comune di San Miniato sono caduti nel tentare di dipanare la intricata matassa della ubicazione del Liceo Marconi - conclude il responsabile di Idea - i due enti dovrebbero valutare le ipotesi di riutilizzo dell’esistente che presumibilmente consentirebbero di far risparmiare milioni di euro alle casse pubbliche, riducendo anche i tempi di realizzazione e consentendo nel contempo un efficace utilizzo di importanti edifici pubblici altrimenti destinati all’abbandono e al degrado".