Lavoro

Grande ripresa per l'export pisano. Meccanica e filiera della pelle in testa

Grande incremento nel 2013 del commercio europeo per il cuoio e il grezzo. Segue l'America, l'Africa e l'Asia

La provincia di Pisa inizia a vedere una ripresa dell'economia soprattutto nel commercio con l'estero. Nel 2013 le esportazioni pisane hanno raggiunto i 2.706 milioni di euro di controvalore mettendo a segno un incoraggiante +2,9% rispetto al 2012 soprattutto nel settore della meccanica e della filiera delle pelli. Meno positivo l’import pisano con un incremento del 9,5%, un risultato sul quale pesano i forti rincari registrati dal pellame a causa di politiche commerciali protezionistiche da parte dei principali paesi produttori. Questi i risultati dell’analisi dei dati Istat sul commercio estero condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa.

La buona crescita dell’export pisano, è ascrivibile al +10,3% messo a segno dalla meccanica, un risultato che spiega ben 1,3 punti di crescita sul totale provinciale di 2,9. Significativo anche l’apporto della filiera delle pelli(+1,2 punti su 2,9 il contributo) al cui interno si segnalano, grazie alla spinta dei mercati cinese, vietnamita ed Europeo, il +2,3% del cuoio lavorato ed il +19% del grezzo. Buono anche il +1,9% delle calzature grazie ad USA, Giappone, Serbia e Francia. 

A livello geografico, la crescita dell’export pisano si deve soprattutto alla ripresa del mercato europeo  ma anche al dato positivo degli altri continenti: +9,1% per l’America e +20,1% l’Africa. Meno marcato, ma pur sempre positivo, il contributo delle esportazioni verso l’Asia (+0,7%).

Nel 2013 torna a crescere anche l’import pisano: +9,5%. Tuttavia, il risultato di Pisa non è frutto di una ritrovata crescita produttiva ma, piuttosto, dell’aumento delle quotazioni di pellame che contribuisce in modo determinante al +18,5% fatto registrare dalle pelli grezze e al +29,5% di quelle lavorate.

A livello geografico, spiccano il +32,3% dell’America (determinante il contributo di pelli conciate e prodotti farmaceutici) e il +9,1% dell’Europa (pelli e meccanica). La Francia, con 224 milioni di euro, supera la Germania, 222milioni, come primo paese di provenienza delle importazioni pisane.

“Grazie alla spinta dei paesi emergenti ed al recupero delle economie avanzate – commenta il presidente della Camera di Commercio di Pisa Pierfrancesco Pacini - la domanda mondiale ha registrato una leggera ripresa nel corso del 2013. Le imprese della nostra provincia sono state abili a cogliere questa opportunità, riuscendo a rilanciare le esportazioni in tutti i continenti, soprattutto nei settori della meccanica e della filiera delle pelli. Se Stati Uniti, Cina e molti paesi emergenti segnano ottimi risultati, il dato che più ci conforta è senza dubbio la ripresa dell’export verso l’area tedesca. Va da sé - conclude Pacini - che proprio in queste occasioni il ruolo della Camera deve essere ancora più incisivo nel promuovere e favorire i processi di internazionalizzazione. In questa direzione vanno infatti non solo i contributi che l’Ente ha stanziato per la partecipazione autonoma a mostre e fiere, ma anche quelli per programmi di espansione commerciale su mercati esteri.”