Politica

Rilancio, più decoro urbano e prospettive: la ricetta di Gozzini e Alessi

I consiglieri del circolo Pd di San Miniato spiegano il loro programma per valorizzare il centro storico

Da sinistra, Alessi e Gozzini

“Cinque anni per valorizzare le vocazioni che una città come San Miniato ha: residenza, servizi, cultura e turismo. Cinque anni per tenerle insieme, valorizzarle e farle crescere”. Questa la ricetta per il rilancio del centro storico che propongono i due candidati consiglieri del circolo Pd di San Miniato, Lucia Alessi e Giacomo Gozzini (assessore uscente).

Il loro programma per i prossimi cinque anni di governo, sarà presentato ufficialmente mercoledì 21 dalle 19 nella sala del Bastione. Ma in anteprima ce ne hanno dato qualche assaggio. Tra i temi più importanti c’è sicuramente quello di rendere la città più bella.

Come pensate sia possibile farlo?

“Innanzitutto riqualificando piazza del Popolo, poi proseguendo l’attività del Gruppo Decoro, un’esperienza nata grazie al legame con la consulta che intendiamo non solo portare avanti ma anche valorizzare. Vogliamo mettere a regime una nuova forma di collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini”.

Il centro di San Miniato ha diversi spazi inutilizzati. Nel vostro programma avete indicato la volontà di recuperane almeno una parte?

“Senza dubbio, gli spazi collettivi sono fondamentali per l’aggregazione. Proprio per questo motivo, tra gli interventi più importanti non potevamo non inserire la riqualificazione del chiostro inferiore di San Domenico, a sud del quale abbiamo anche il collegamento con i vicoli carbonai e la zona rurale. Vogliamo recuperare la zona sottostante i Giardini Bucalossi per realizzare un campo da gioco per ragazzi e dare incentivi alle associazioni per organizzare sedi operative in fondi sfitti o spazi pubblici sotto utilizzati”.

Secondo voi, San Miniato potrebbe diventare più “attraente” dal punto di vista turistico?

“Certo, San Miniato ha un potenziale che, in termini di turismo, attrae già un gran numero di persone. E’ fuori discussione, però, che anche su questo ambito si possa migliorare. E per farlo abbiamo pensato di riorganizzare e rilanciare il sistema museale, poi di investire in una migliore segnaletica e infine di puntare ad un migliore coordinamento degli eventi e dell’offerta culturale. Questo soprattutto per evitare che ci siano sovrapposizioni di eventi e per contribuire alla creazione di un sistema da cui tragga forza tutta la città”.

Pensando alla San Miniato del futuro, in quale prospettiva la vedreste?

“Una prospettiva nuova che va a migliorare ciò che già c’è. Pensiamo, ad esempio, alla realizzazione, nel contesto paesaggistico della valle del Cencione, di un percorso polivalente che colleghi città e pianura, capace di rafforzare i legami tra due centri urbani. Senza contare un nuovo studio sulla viabilità che, inserito nel contesto del nuovo collegamento tra la parte alta e quella bassa della città, crea nuove opportunità di pedonalità e pedonalizzazione, e una miglior connessione con le aree agricole di pregio, aspetto che favorisce i mercati di filiera corta. Nell’ottica di una nuova prospettiva di San Miniato intendiamo difendere i servizi sovracomunali e dare incentivi al commercio di vicinato e per la residenza”.

Per quale motivo i cittadini dovrebbero esprimere la vostra preferenza in sede elettorale?

“Perché il centro storico ha bisogno di essere adeguatamente rappresentato in consiglio comunale. E noi siamo due sanminiatesi doc, nati e cresciuti in centro, che conoscono bene questa realtà”.