Politica

Rifondazione apre a Sel: "Auspichiamo una lista insieme. Non daremo i voti a Gabbanini"

La sinistra a San Miniato correrà da sola, definitivamente. Sel lo aveva già dichiarato nei giorni scorsi, e adesso arriva la conferma anche da parte dei comunisti che chiedono una lista unita

“La segreteria di Rifondazione Comunista di San Miniato si è riunita per valutare la situazione politica locale in vista delle prossime elezioni amministrative - scrive il gruppo in una nota -. La prospettiva è seria: una giunta e un sindaco largamente insoddisfacenti, che hanno visto la nostra costante e netta opposizione per tutta la durata della legislatura, rischiano di essere riconfermati alle prossime elezioni. Molti e diffusi sono i segnali di preoccupazione nella popolazione. In questi anni abbiamo condiviso con i compagni di Sel un duro lavoro di opposizione in consiglio comunale; con loro abbiamo recentemente ripreso il filo di un percorso finalizzato alla costruzione di una lista alternativa. Del resto la loro volontà di correre da soli risulterebbe pericolosa e deleteria: rischierebbe di far perdere alla sinistra la possibilità di ottenere rappresentanza a livello comunale".

"Per questo oggi li invitiamo a stringere i tempi per concretizzare la formazione di una lista che abbia come punto fondante e inequivocabile l’assoluta indisponibilità a sostenere in qualsiasi momento una eventuale giunta Gabbanini bis o, peggio, a farne parte - prosege la nota -. Ci pare ovvio e banale, dato il giudizio fortemente negativo che insieme condividiamo sul sindaco e la sua giunta, i quali non hanno certo intenzione di rinnegare quanto fatto finora e cambiare rotta".

"Noi vogliamo che la gente sappia per chi vota e per cosa. Non porteremo mai i nostri voti in dote al sindaco - conclude -. Chiarito pubblicamente questo punto, non sarà difficile mettersi intorno ad un tavolo e presentare un programma comune, su tematiche che da anni condividiamo nella pratica politica quotidiana. Auspichiamo la formazione di una lista di questo tipo, a cui daremo tutto il nostro sostegno con i nostri uomini e i nostri simboli, che sono quelli del lavoro e della giustizia sociale”.