Attualità

Registro unioni civili, sì di Sel e Cinque stelle

"Così la nostra città si dimostra aperta, inclusiva e che rompe con preoccupanti tendenze omofobe" sottolinea una nota del Circolo del partito

"La città che abbiamo in mente è una città che combatte le discriminazioni e sperimenta forme cittadine di avanzamento dei diritti. Così recita il programma di coalizione che ci siamo dati: lottare contro ogni forma di discriminazione di genere. L’istituzione del registro delle unioni civili, che riconosce di fatto il diritto alla autodeterminazione dell’individuo, è uno strumento di lotta alle discriminazioni".

Così il Circolo di SEL, che sottolinea: "Per questo abbiamo votato a favore della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle: il registro permette di rispondere alla domanda di diritti di cui sono titolari migliaia di persone, in Italia e nel nostro comune. Riconoscere le Unioni Civili è un passo necessario per andare nella direzione di una tutela dei diritti di tutti i cittadini".

Con il voto favorevole Santa Croce sull’Arno "si dimostra una città aperta, inclusiva e che rompe con preoccupanti tendenze omofobe.
Le campagne di delegittimazione contro il registro delle Unioni Civili e la Trascrizione dei Matrimoni contratti all’estero della minoranza di centrodestra e di alcune associazioni ed esponenti del mondo religioso ci ricordano ancora una volta che i diritti non sono mai scontati e bisogna sempre lottare affinché essi vengano riconosciuti e mantenuti".

"Ci auguriamo, quindi, che a questa delibera consiliare - sottolinea il Circolo di SEL - faccia seguito, il più velocemente possibile, l’istituzione vera e propria del Registro delle Unioni Civili a cui da qualche mese, su indicazione della Giunta, stanno lavorando gli uffici comunali, così come la Trascrizione nel registro dello Stato Civile delle Unioni Civili tra due persone dello stesso sesso contratte all’estero: obiettivi che non possono più essere rimandati, in quanto tali strumenti saranno finalmente in grado di rispecchiare la realtà della nostra città che ha la volontà di stabilire le tutele a cui questo status darà diritto, per quanto attiene alle politiche comunali. Questo non ci sembra un risultato da poco, ne’ un discutibile traguardo.
Sperando poi che ai proclami nazionali seguano fatti certi e che il governo metta finalmente all’ordine del giorno la legge a lungo promessa ma, per adesso, rimasta lettera morta: l’approvazione del ddl per il riconoscimento delle unioni civili e dei matrimoni gay. E' tempo di passare dalle parole ai fatti, di ascoltare la voce del Paese che chiede di compiere un grande passo avanti nel campo dei diritti civili".