Così chi deve rinnovare il documento o deve farlo ex novo avrà ancora la tradizionale carta a doppia facciata con la foto e i dati essenziali stampati. Eppure il decreto appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dal ministero dell’Interno di concerto con i ministeri della Pubblica Amministrazione e dell’Economia di fatto istituisce il nuovo regime.
Non solo dati anagrafici, come in quella tradizionale, ma anche altre informazioni come, ad esempio, le impronte digitali (esclusi i bambini) e il dato (facoltativo) relativo alla volontà di donazione o diniego di organi o tessuti possono essere inseriti nel nuovo documento. Più piccolo, più pratico, più tecnologico, più utile, più al passo con i tempi insomma.
Ma come spesso accade in Italia si fanno le riforme senza considerare poi chi le riforme le deve attuare e cioè i comuni. Facendo un rapido giro nei principali municipi principali della provincia pisana si scopre che le anagrafi di Cascina e San Giuliano Terme rilasciano ancora il documento tradizionale, lo stesso accade in Valdera ( Pontedera e Calcinaia i comuni testati ), a Volterra e nella zona del Cuoio ( Santa Croce e San Miniato ) mentre solo il capoluogo e Santa Maria a Monte risultano all'avanguardia ed è possibile fare la scelta tra il documento cartaceo o la carta elettronica.
Il perchè è presto spiegato: Pisa e Santa Maria a Monte furono tra i primissimi comuni a dotarsi di questo servizio anni fa grazie ad una sperimentazione avviata nel 2000 assieme ad altri 155 comuni.
La Carta contiene, memorizzate su un microchip e su una banda ottica, i dati personali, il codice fiscale, i dati di residenza, la cittadinanza, il codice numerico del comune di rilascio, la data del rilascio e la data di scadenza oltre alla firma del titolare, la fotografia ed eventuale indicazione di non validità ai fini dell'espatrio. I tempi di rilascio sono peraltro simili a quella cartacea.
Ma quanto tempo passerà perché tutti i comuni della provincia pisana vadano a regime e tutti noi cittadini si possa avere in tasca un documento così importante? Il problema a quanto sembra non è delle anagrafi ma dello stesso Ministero, che dovrebbe mettere i Comuni nelle condizioni di dotarsi di questo nuovo strumento e, secondo alcuni, potrebbe essere questione solo di qualche mese.
Staremo a vedere.