"La politica deve smettere di guardare solo alle città. È chi vive della campagna il vero strumento della sicurezza dei nostri territori". Così Roberto Sbragia, candidato al Consiglio Regionale per Forza Italia, ha affrontato il tema della sicurezza idraulica e idrogeologica, legandolo al ruolo degli agricoltori nella difesa del suolo.
"Parliamo troppo spesso solo di grandi opere – ha detto – e troppo poco della manutenzione diffusa che ogni giorno avviene nei campi, lungo gli argini, nei boschi. Io sono anche un agricoltore e so bene che la prima protezione dai rischi climatici è data dalla cura del territorio". Secondo Sbragia la transizione ecologica non può prescindere da un rafforzamento dell’agricoltura, "Non solo cibo. Gli agricoltori mantengono vivi borghi, sentieri, sistemi idrici, svolgendo un lavoro che ha ricadute positive su tutta la comunità".
L’intervento del candidato tocca anche la nuova PAC e i limiti della competitività, "Oggi il settore è poco considerato, spesso ostacolato da norme troppo lontane dalla realtà quotidiana. Bisogna tornare a parlare la stessa lingua, quella di chi lavora la terra".
Sbragia ha chiesto un impegno preciso alla nuova Assemblea regionale, "Serve un dialogo stabile con le associazioni agricole per individuare politiche concrete, non slogan. L’agricoltura deve essere riconosciuta come parte integrante della comunità toscana"