Politica

Provincia, il centrosinistra vuole Filippeschi

Sono 28 i sindaci sui 36 in totale (oltre a Pisa) che lo investono come prossimo presidente

“Abbiamo proposto a Marco Filippeschi, sindaco di Pisa al secondo mandato, di candidarsi alla carica di presidente dell’amministrazione provinciale, nella forme che questo ente verrà ad assumere sulla base della legge Del Rio e in conseguenza delle elezioni di secondo grado previste per domenica 12 ottobre”.

Così in una nota i 28 sindaci del centrosinistra del territorio. Che in questo modo mettono il sigillo sull’investitura ufficiale di Filippeschi alla guida del nuovo organismo che nascerà dopo la consultazione e alla quale sono chiamati i grandi elettori (oltre 500, tra sindaci e consiglieri comunali) la seconda domenica di ottobre.

Hanno firmato l’appello: Alessio Antonelli, sindaco di Cascina; Alessio Barbafieri, sindaco di Lajatico; Francesca Brogi, sindaca di Ponsacco; Giovanni Capecchi, sindaco di Montopoli; Carlo Carli, sindaco di Fauglia; Arianna Cecchini, sindaca di Capannoli; Sandro Cerri, sindaco di Montecatini Val di Cecina; Lucia Ciampi, sindaca di Calcinaia; Thomas D'Addona, sindaco di Crespina Lorenzana; Giulia Deidda, sindaco di Santa Croce sull'Arno; Sergio Di Maio, sindaco di San Giuliano Terme; Maria Antonietta Fais, sindaca di Terricciola; Renzo Fantini, sindaco di Riparbella; Simona Fedeli, sindaca di Montescudaio; Vittorio Gabbanini, sindaco di San Miniato; Marco Gherardini, sindaco di Palaia; Massimiliano Ghimenti, sindaco di Calci; Carlo Giannoni, sindaco di Monteverdi Marittimo; Corrado Guidi, sindaco di Bientina; Alessio Lari, sindaco di Buti; Federico Lucchesi, sindaco di Castellina Marittima; Giancarlo Lunardi, sindaco di Vecchiano; Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli; Andrea Marini, sindaco di Santa Luce; Simone Millozzi, sindaco di Pontedera; Juri Taglioli, sindaco di Vicopisano; Mirko Terreni, sindaco di Casciana Terme Lari; Gabriele Toti, sindaco di Castelfranco di Sotto.

Mancano all’appello – è il caso di dirlo – i sindaci dei Comuni con un diverso orientamento politico. E cioè: Casale Marittimo, Chianni, Guardistallo, Orciano Pisano, Pomarance, Santa Maria a Monte, Volterra.

“Nella fase che precede la definitiva scomparsa delle province, che saranno sostituite nel giro di due anni da un assetto totalmente rinnovato, incentrato sulle aree vaste – riprendono i 28 sindaci del centrosinistra – riteniamo necessario che la Provincia di Pisa continui a svolgere il ruolo di snodo istituzionale fondamentale per la messa in opera, gestione e, n molti casi, anche programmazione, di importanti politiche strategiche: dalla pianificazione territoriale a quella dei servizi di trasporto, dalla programmazione della rete scolastica alla gestione dell’edilizia scolastica e alla ricerca ed elaborazione dei dati al contrasto dei fenomeni discriminatori”.

Ma la Provincia dovrà “inoltre curare le relazioni istituzionali sia con le altre province dell’area vasta, per costruire e consolidare nuovi ed efficaci assetti gestionali, sia con i Comuni, anche per favorire i processi di aggregazione e di costituzione di Unioni dei Comuni, verso cui riteniamo importante indirizzare il sistema toscano delle autonomie locali. È soprattutto in vista di questa opzione strategica che ci sembra giusto investire nella presidenza dell’Ente il sindaco della città più importante della nostra provincia, che è anche un centro direzionale fondamentale per l’intera area vasta costiera”.