Politica

Pd sul no all'Unione di Novino e Vanni: "Il voto contrario? Un certificato di esistenza in vita"

Continuano le polemiche dopo il consiglio sull'Unione, che si è svolto mercoledì scorso a Montopoli

Dopo la bocciatura dello statuto e il voto contrario dei consiglieri Novino e Vanni, il Pd di Montopoli sferra un nuovo attacco.

"L’opposizione, rappresentata dagli esponenti di 'Montopoli Futura', era presente al gran completo: 5 su 5 - si legge in una nota -. E' ormai chiaro che costoro sono convinti che, una volta perse le elezioni, ci si rivede fra 5 anni. Loro sono sempre un passo avanti: macché Unione, subito Fusione. Con chi? Con chi ci sta. Ma almeno l’hanno chiesto ai loro omologhi del centrodestra di Castelfranco o di S.Maria a Monte?".

"Sono poi intervenuti i due rappresentanti di Collegno. Giuseppe Novino, consigliere di Rifondazione Comunista, e Maria Vanni, per il Partito Socialista, hanno votato contro l’approvazione dello statuto - prosegue la nota - dopo che, il 6 luglio 2012, avevano propugnato l’Unione dei Comuni del Valdarno Inferiore, senza se e senza ma. E sì che, a quel tempo, i due erano già usciti dalla maggioranza e dunque la loro approvazione doveva pur essere convinta e genuina. Non certamente di comodo".

"Qualcuno in alto ha forse cambiato le carte in tavola, lo statuto ha subito profondi rimaneggiamenti? Macché, niente di tutto ciò. E allora? - continua la nota -. L’ipotesi più probabile è che le amministrative si avvicinano e bisogna in qualche modo dimostrare che si è sempre vivi. Insomma, il voto contrario come una specie di certificato di esistenza in vita. Anche a prezzo di smentire clamorosamente le scelte precedenti sperando che nessuno ci faccia caso".

"Per fortuna, carta canta - conclude la nota - e i verbali del consiglio comunale sono lì, impietosi, a testimoniare queste grottesche giravolte, degne dei migliori acrobati del circo di una volta".