Politica

Pannocchia (Pd): "La mia ricetta per la Valdegola? Opere a costo zero"

Il candidato consigliere, per sviluppare la frazione di San Miniato, propone una pista ciclopedonale e il recupero della Conceria dell'Orologio

Giacomo Pannocchia

"In un momento di risorse sempre più esigue per l’amministrazione comunale, con la necessità crescente di andare incontro a cittadini e imprese riducendo il peso economico della tassazione, è necessario lavorare per individuare strade alternative che permettano la realizzazione di servizi e infrastrutture per la collettività. La situazione economica non può diventare l’alibi dell’immobilismo". Con queste premesse Giacomo Pannocchia, candidato al consiglio comunale di San Miniato con il Pd, intende rilanciare la Valdegola.

"Esistono, infatti, risorse importanti che fanno capo a fondi regionali, statali e comunitari, che già l’amministrazione Gabbanini è riuscita a sfruttare con successo in più occasioni - spiega -. Nei prossimi anni sarà determinante continuare a lavorare su questo terreno, con l’obiettivo di intercettare i contributi attraverso progetti moderni, sostenibili e qualificati, che potranno permettere la realizzazione di opere strategiche per il nostro territorio. E il mio impegno sarà anche in questa direzione".

"Non dobbiamo dimenticare, ad esempio, che la Valdegola rappresenta uno dei percorsi alternativi lungo la direttrice della via Francigena, sulla quale Regione Toscana e Unione Europea stanno investendo con forza - prosegue -. Potremmo quindi presentare un progetto per la creazione di un percorso ciclo-pedonabile lungo la direttrice nord-sud, che da San Donato raggiunga Ponte a Egola per poi attraversare tutta la valle e giungere a Corazzano. Un itinerario suggestivo, che andrebbe a toccare tutte le eccellenze del territorio comunale: dall’attività conciaria di Ponte a Egola fino alla campagna, ai borghi, agli angoli più caratteristici di un’area sempre più apprezzata dai turisti di tutto il mondo".

"A Ponte a Egola, inoltre, si parla da tempo di un Museo della Conceria. Un luogo dove raccogliere gli attrezzi di un tempo, le immagini e quant’altro possa ripercorrere la lavorazione del cuoio e della pelle dalle sue origini fino ai nostri giorni - spiega ancora Pannocchia -. Ultimamente, un gruppo di ponteaegolesi di cui io stesso faccio parte, ha iniziato un percorso per recuperare tutto ciò che può essere utile per la realizzazione di un museo, che vada ad inserirsi all’interno del percorso museale di San Miniato. Il luogo immaginato come sede ideale per raccogliere le memorie di Ponte a Egola è quello dell’antica Conceria dell’Orologio, il primo opificio industriale nonché simbolo stesso della cittadina. Il recupero di questa struttura, con un progetto da sottoporre alla comunità europea, potrebbe rappresentare la linfa vitale dell’associazionismo - e conclude -: al suo interno, oltre al museo, potrebbero trovare spazio le sedi dei rioni del Palio, una biblioteca più ampia di quella attuale e le associazioni di aggregazione giovanile".