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Nuovi collegi elettorali, si chiede la revisione

Una mozione in proposito è stata approvata coi voti della maggioranza, l'astensione del Gruppo Carli e il no del Movimento 5 Stelle

Composizione dei collegi con la nuova legge elettorale. Il consiglio comunale ha approvato una mozione coi voti della maggioranza, l'astensione del Gruppo Carli e il no del Movimento 5 Stelle.

"Con questa iniziativa - sottolinea Linda Vanni, vicesindaco, con deleghe: Politiche sociali e sanitarie; Accoglienza ed integrazione; Rapporti con la Società della salute; Politiche abitative - chiediamo la revisione dei collegi elettorali visto il decreto legislativo 189, in attuazione dell’art. 4 legge 6 maggio 2015 numero 52. La Camera dei Deputati infatti con la recete “disposizione in materia di elezione della camera dei deputati “ ha individuato i collegi plurinominali individuando in Toscana 6 collegi. Dall’analisi di questo decreto è emerso come i quattro comuni del comprensorio risultino essere stati inseriti in due collegi plurinominali diversi:
Montopoli nel numero 5 composto dalle provincie di Pisa e Livorno e Castelfranco, Santa Croce e San Miniato nel collegio numero 4 (con una parte dell'area Empolese Valdelsa,Ffiorentina e Aretina) I collegi previsti prevedono una dimensione che sta fra i seicento e settecentomila abitanti (circa 470mila elettori). Perciò non si capisce quale sia la logica".

"I tre comuni della Zona del Cuoio insieme fanno poco più di 52mila abitanti e se il problema è quello di far quadrare i conti matematici, credo che questo modesto numero di elettori si possa recuperare nell’ambito del territorio fiorentino. Non ha senso “spezzare” i Comuni del Comprensorio e dividerli dal territorio della provincia di Pisa. Questa scelta va a dividere una zona, un distretto industriale, una storia e progetti di oggi. Un territorio, il nostro, composto da valori, storia, tessuto economico e sociale. Un Distretto Industriale di Santa Croce che impiega oltre 10mila addetti, tra cui molti dei cittadini montopolesi, 450 concerie e circa 400 aziende conto terzi con una valenza socio-produttiva che ci pone tra i primi posti in Toscana e in Italia. Un tessuto sociale che da sempre dialoga insieme al fine di uno sviluppo armonico del territorio: enti locali, sindacati, associazioni, rappresentanti degli imprenditori". 

"Su questo tema - aggiunge Linda Vanni - i sindaci hanno già inviato una lettera ai Presidenti di Camera e Senato per chiedere di rivedere questa previsione. Purtroppo la scorsa settimana la prima Commissione della camera ha praticamente chiuso il parere sullo schema dei collegi elettorali previsti dall’Italicum. La rigidità e l’articolazione dei criteri seguiti non ha permesso una soluzione. Tuttavia l’ultima parole spetta al Governo e per questo chiediamo ai nostri parlamentari eletti di fare pressione. Per il nostro territorio il tema dei collegi è importante anche perché rischia di perdere del tutto l’aspirazione ad avere una rappresentanza parlamentare".