Politica

Il consiglio contro il mausoleo a Graziani

In assemblea comunale è stata approvata all'unanimità la mozione da inviare al presidente Mattarella per rimuovere il manufatto

Il mausoleo ad Affile

Anche Montopoli fa appello a Mattarella e spinge contro il mausoleo ad Affile (provincia di Roma) dedicato al maresciallo Rodolfo Graziani.

Nella seduta dello scorso 8 marzo il consiglio comunale ha infatti approvato all’unanimità una mozione da inviare al presidente della Repubblica “affinché siano adottati i provvedimenti necessari per la rimozione del manufatto, che costituisce offesa permanente alla coscienza democratica del popolo italiano”.

Il monumento fu inaugurato nel 2012 dal Comune di Affile, con soldi pubblici, in ricordo di uno degli esponenti del fascismo. Graziani, infatti, si rese responsabile in Libia e in Etiopia dell’uccisione di decine di migliaia di persone con rappresaglie e con l’impiego di gas. Fu uno dei firmatari delle leggi razziali di San Rossore. Dopo l’8 settembre aderì alla Repubblica sociale di Salò. Fu ministro della guerra, voluto direttamente da Hitler. Si rese responsabile dei rastrellamenti e delle stragi degli antifascisti e degli italiani che combattevano per la liberazione del Paese dall’occupazione nazista. Nel dopoguerra fu processato dal Tribunale militare territoriale di Roma. Fu degradato, radiato dall’esercito, condannato a 19 anni di carcere quale traditore della Patria e degli italiani. Il Tribunale Supremo militare confermò in appello la condanna. Fu inserito dall’Onu nella lista dei criminali di guerra per l’uso di gas tossici e bombardamenti degli ospedali della Croce Rossa. Su segnalazione dell’Anpi Nazionale il tribunale di Tivoli ha aperto un procedimento penale.

“Per noi - ha commentato il sindaco di Montopoli Giovanni Capecchi - è inammissibile che un luogo pubblico ricordi Rodolfo Graziani, consociamo bene la storia, e lui è una rappresentate negativo e distruttivo della storia in Italia, un’offesa alla coscienza democratica. Ringraziamo l’Anpi locale per aver sollecitato la discussione in Consiglio Comunale”.