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Sos medici, "Rischio di 3mila pazienti scoperti"

Capecchi e Vanni invocano l'intervento dell'Ausl dopo le dimissioni di Muccignat: "Pensionamenti e scarso ricambio: serve una soluzione definitiva"

Il palazzo comunale di Montopoli in val d'Arno

È ancora allarme medici e, ancora, è il Comune di Montopoli a lanciare l'sos sulla situazione dei medici di base. Dopo le dimissioni del dottor Alessandro Muccignat, a partire da Ottobre, il sindaco Giovanni Capecchi e la vicesindaca Linda Vanni hanno chiesto l'intervento dell'Ausl per non rischiare di lasciare senza dottore migliaia di persone.

"Una situazione che va ad aggiungersi a un quadro complesso che vede ancora una volta il nostro territorio soffrire di una carenza di personale che si ripercuote inevitabilmente sui cittadini - hanno commentato - abbiamo immediatamente contattato l'Ausl per capire cosa succederà nelle prossime settimane".

"Una carenza che nasce nel corso degli ultimi due anni con il pensionamento dei dottori Caciagli, Rinaldi, Tesi e Carli, sostituiti in maniera stabile solo da due medici, di cui uno a breve dimissionario - hanno aggiunto - il rischio è che si arrivi a oltre 3mila assistiti scoperti, con l'impossibilità per gli altri medici di assorbirne di nuovi, avendo già raggiunto il numero massimo di assistiti".

L'obiettivo è quello di ottenere un nuovo bando per la zona montopolese. "Due anni fa sostenemmo la raccolta firme popolare per chiedere all'Azienda sanitaria di rivedere quelle strategie che non permettono di aumentare il numero di pazienti dei medici a tempo determinato, andando di fatto a ledere quel diritto alla libertà di scelta dei cittadini - hanno concluso - adesso chiediamo che si arrivi a una soluzione definitiva per evitare di ritrovarsi periodicamente a dover affrontare una situazione d'emergenza".