Politica

Melani, scuola: "Nuovo polo infanzia agli ex Macelli dal 2017"

Un milione di euro per recuperare la vecchia struttura. Attività ludico ricreative in attesa che mamma e papà tornino dal lavoro

Questa è la ricetta del candidato sindaco di Fucecchio Silvia Melani (Pd), contenuto nel suo “piano di mandato” della durata di cinque anni, autentico filo conduttore del suo impegno per la prossima amministrazione.
La Melani ricorda come sul tema della scuola il Comune abbia conseguito “risultati elevati facendo fronte ai tagli generali degli ultimi anni. Tuttavia ci sono campi scoperti su cui è necessario intervenire partendo da un presupposto: i genitori devono avere la possibilità di lavorare, se vogliamo che le famiglie escano dalla crisi, ma ciò non può penalizzare il rapporto con i figli. Non vogliamo più vedere mamme che lasciano il lavoro o non accettano proposte perché non sanno a chi lasciare i bambini all’ora di pranzo o dalle 16,30”.

Da qui la proposta del candidato sindaco: “Per la prima volta a Fucecchio l’amministrazione si occuperà di prendere all’uscita di scuola i bambini le cui famiglie sono al lavoro, e li porterà in una struttura dove personale qualificato provvederà a farli pranzare, giocare, fare i compiti. I genitori verranno a prenderli quando avranno finito di lavorare. Questo servizio avrà ovviamente un costo, ma siamo certi che sarà una di quelle spese che le famiglie affronteranno volentieri”.

Nello spirito degli impegni di Silvia Melani, anche questa proposta non è solo una dichiarazione d’intenti o una promessa elettorale: “Come sempre, diciamo come, dove e quando. Il nuovo polo per l’infanzia sarà localizzato negli ex Macelli a partire dal 2017 con il primo lotto e sarà completato l’anno successivo con il secondo lotto. L’investimento complessivo sarà di un milione di euro, finanziato dai bandi per l’edilizia scolastica che sia l’Unione Europea che la Regione Toscana erogano semestralmente. Si tratta di un immobile in pieno degrado, abbandonato, che il Comune ha messo in vendita per costruirci appartamenti. Crediamo che di abitazioni invendute ce ne siano abbastanza, in città: lo toglieremo dal piano di alienazioni – spiega la Melani – e lo recupereremo, mettendolo in sicurezza, con impianti a risparmio energetico e spazi verdi, mense con prodotti a km zero e un parcheggio interrato. Troverà posto lì anche il servizio del Ciaf, attualmente al Corsini in uno spazio meno accessibile e che adesso serve alla biblioteca.