Politica

M5S:"Cda Centro Taviani, le nomine su quali basi?"

I grillini denunciano una violazione della Carta di Pisa. Interpellanza al sindaco. Niccoli: "Maggioranza incoerente in consiglio"

Durante il consiglio dell’11 settembre 2014 il Movimento 5 Stelle ha presentato interpellanza al sindaco sulle nomine del Cda del Centro cinema Taviani in palese violazione (secondo i grillini) dell. Art. 18 della Carta di Pisa alla quale giusto il 24 luglio il nostro Consiglio Comunale aveva votato all’unanimità l’adesione, registrando un vero e proprio e record di incoerenza.

La Carta di Pisa è un codice etico per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza negli enti locali ma, meglio lo sarebbe, se oltre i proclami di adesione fosse anche rispettata. L’art.18 in merito a nomine in enti e società pubbliche o a partecipazione pubblica prescrive, tra l’altro, all’amministratore il condizionamento di tali nomine alla messa in atto di un bando pubblico di valutazione comparativa dei candidati.

Il sindaco è stato formalmente interrogato sui criteri in base ai quali sono stati nominati i componenti del Cda del Centro Cinema Taviani e sulle motivazioni per cui non sia stato indetto un bando pubblico di valutazione comparativa. 

"La violazione, a detta del Sindaco, sarebbe giustificata dalle competenze tecniche dei nominati e dalla “benedizione” dei fratelli Taviani.- dice Alessandro Niccoli capogruppo in consiglio del M5S -.  Quello che sfugge al primo cittadino però, è che la nostra è una questione di metodo e non di merito. Quello che ci chiediamo è per quale strana e imperscrutabile ragione il Comune di San Miniato aderisce a un Codice Etico, nato per agire concretamente sul versante della prevenzione di forme di corruzione e promuovere principi di trasparenza e legalità, se poi di fronte alle sue naturali prescrizioni in tal senso, decide, a tempo di record, di andare in tutt’altra direzione?".

L'articolo 21 del codice etico dice: “in caso di mancato adempimento delle disposizioni contenute, è compito dei gruppi politici in Consiglio Comunale nonché dei cittadini sollecitare gli Amministratori al rispetto delle stesse”. 

"Il MoVimento 5 Stelle San Miniato che con i suoi voti ha contribuito convintamente all’adesione al Codice Etico - conclude Niccoli - può dirsi quindi fiero di aver fatto, fin da subito, il proprio dovere; resta da chiedersi se lo siano altrettanto il Sindaco e i Consiglieri di maggioranza che hanno avallato la sua condotta votando contro la nostra mozione sulla revoca delle nomine".