Politica

M5S all'attacco: "Unione? Dovremmo decidere come farla"

Dopo il via libera in consiglio a Montopoli e l'ok alla seconda votazione a Castelfranco, infiamma la polemica

"Questa Unione assomiglia sempre di più ad un matrimonio combinato". Questo il duro attacco lanciato dal Movimento 5 Stelle, all'indomani del via libera allo statuto del nuovo ente da parte del Comune di Montopoli.

"Non condividiamo l’approvazione dello statuto dell’Unione dei Comuni di Castelfranco di Sotto, Santa Croce Sull’Arno, Montopoli in Val d’Arno e San Miniato da parte dei consigli comunali, per tutta una serie di motivi", fanno sapere in una nota.

"Visto che i consigli comunali attuali sono tutti in scadenza di mandato, perché approvare lo statuto adesso in questa fase finale di legislatura? - si legge in una nota del M5S di Castelfranco -. Alcuni esponenti della maggioranza hanno affermato che è doveroso lavorare fino all’ultimo giorno e che l’impegno preso in campagna elettorale li vincolava a muoversi in questa direzione".

"Ebbene, stando così le cose: perché non farlo prima e per bene, scrivendo non solo lo statuto ma anche i piani attuativi di questa unione, specificandone la struttura e decidendone le competenze, il piano di spese ed costi complessivi? - prosegue la nota -. In questo modo, le cose sarebbero state sicuramente più complete ed i cittadini avrebbero già potuto fruire dei tanto promessi vantaggi di questa Unione dei Comuni. Se poi non fossero stati contenti o ci fossero stati dei problemi avrebbero potuto esprimersi al riguardo se non con un referendum ma con un voto alle elezioni amministrative".

"No, perché la realtà dei fatti è ben diversa. In questo momento si va ad approvare solo lo statuto di questa Unione, decidendone il consiglio - continua ancora la nota -: quante poltrone spetteranno ad ogni Comune, quante ne avrà la maggioranza e quante le minoranze, chi sarà il presidente, ecc. Insomma i lavori sono tutti concentrati verso un unico obiettivo, come se la paura più grande sia affrettarsi prima che le cose cambino e magari non si abbia più la possibilità di imporre certe strategie".

"Il consiglio di Castelfranco, ha un'ulteriore aggravante: ha perso il proprio presidente ed ha un vicesindaco in sua sostituzione - attaccano ancora i 5 Stelle -. Ebbene secondo la legge il consiglio dovrebbe essere sciolto, rimanendo comunque in carica sino alle elezioni. Avremmo preferito una maggior riflessione su questo fatto che è passato così inosservato dato che le elezioni ci saranno comunque anche per gli altri Comuni. Di fatto le situazioni sono diverse".

"La popolazione poco sa di questa Unione. Non è stata informata a dovere e comunque in modo incompleto: cosa farà e come lo farà non è noto a nessuno - prosegue ancora la nota -. Dato che influirà sulla nostra vita e sulla fruibilità delle istituzioni perché non siamo stati informati in merito? Insomma, se la partecipazione è questa: dammi il voto e poi penso a tutto io, stabilendo anche cosa è giusto o sbagliato, perché poi stupirsi del “populismo” dilagante dei Movimenti cittadini o dell’astensione al voto?".

"La questione per noi non è essere a favore o a sfavore dell’Unione, ma decidere come dovrebbe essere fatta - concludono i 5 Stelle -. Se ben costituita forse potrebbe davvero essere utile a tutti ma purtroppo, date le premesse, pensiamo che le decisioni saranno prese tra pochi perseguendo chissà quali interessi. Non ci è dato saperlo ma come cittadini e diretti interessati di questa Unione non abbiamo nessuna possibilità di scelta, né di intervento siamo persone, non numeri da gestire".