Attualità

L'asilo "La Chiocciola" un modello da esportare

Sei delegazioni nazionali e internazionali hanno visitato la struttura con arredi all'avanguardia. Dal Brasile e da Tokyo per studiare spazi educativi

L’asilo nido di Roffia, “La Chiocciola”, sta diventando un vero e proprio modello da esportare. Dalla sua apertura, nel settembre scorso, ha infatti ospitato ben sei delegazioni nazionali ed internazionali, che hanno esplicitamente fatto richiesta di visitare la nuova struttura, fiore all’occhiello del sistema dei servizi educativi per la prima infanzia del Comune di San Miniato. L’interesse sia degli addetti ai lavori, sia di ricercatori e tecnici è rivolto innanzitutto alla progettualità e all’organizzazione degli spazi interni, in grado di proporre una prospettiva originale ed innovativa nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia. 

Per garantire la funzionalità dei vari spazi, la struttura è fornita di arredi all’avanguardia, acquistati grazie al contributo di 40mila euro messo a disposizione dalla Fondazione Crsm. Il calendario delle visite si è aperto l’11 ottobre con una delegazione di sei persone provenienti da una scuola privata di Verona; il 5 novembre è stata la volta di un gruppo di 15 persone del Servicio Nacional de Aprendizaje della Bolivia, referenti Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli Cisp e referenti della Regione Marche, mentre il 9 novembre hanno fatto visita 9 persone del progetto Leonardo Da Vinci “Tuscan Approach Learning for Early Childhood Education and Care (T.A.L.E.)” in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti di Firenze provenienti da Slovenia, Lituania e Bulgaria. Sei sono state le persone che sono giunte in delegazione da una scuola privata di Tokyo (Giappone) il 14 novembre, mentre il 17 novembre è stata la volta di un gruppo dal Brasile e l’11 dicembre 9 persone dal Comune di Forlì.