Attualità

La scarpa perfetta si studia a Santa Croce

Nel distretto conciario, al Poteco, si tengono corsi di formazione della calzatura per i giovani imprenditori del cuoio

Dalla scelta dei materiali ai procedimenti di assemblaggio, imparando a “sentire” la qualità dei pellami utilizzati, fondamentale per creare le migliori calzature: i segreti per una scarpa perfetta si studiano al Poteco, dove nei giorni scorsi è iniziato un corso di formazione rivolto al Gruppo Giovani Conciatori che li vede coinvolti nello studio del processo conciario e calzaturiero.

"La pratica è il vero tratto distintivo di questo e di tutti gli altri corsi svolti nel Poteco, dove esperti artigiani insegnano agli studenti a cimentarsi concretamente con la creazione di un manufatto", ha commentato Gianluca Papini, tra i tutor, direttore di Toscana Manifatture, che con Poteco e agenzia formativa Forium promuove il corso, finanziato attraverso le risorse FSE dalla Regione Toscana.

"Un’occasione di studio e conoscenza - ha spiegato la coordinatrice del Gruppo Giovani Francesca Signorini - che ci sta dando informazioni sull’intero comparto della pelle dove la concia è solo il primo anello di un meraviglioso processo industriale che porta alla realizzazione di tutti quei prodotti di qualità che rendono famoso il made in Italy, tra cui, appunto, calzature». Quel made in Italy che ogni giorno nel mondo parla “toscano”, tra artisti, brand internazionali e produzioni di Hollywood( come è stato per “The Circle” tra gli ultimi film di Tom Hanks) che scelgono pelli conciate e manufatti realizzati nel distretto di Santa Croce sull’Arno.

Circa 15 i giovani imprenditori, del settore conciario e calzaturiero, che stanno seguendo il corso, che terminerà a maggio, e prevede una giornata dedicata alla visita di un calzaturificio. Le lezioni si stanno svolgendo all’interno della manovia sperimentale, una vera e propria azienda calzaturiera ricreata perfettamente nel Poteco, dove proseguono anche le altre attività formative in calendario, con una presenza costante di addetti ai lavori e studenti per uno scambio continuo di esperienze e background diversi, nel segno della pelle e di un distretto che anche sotto il profilo della formazione riesce a esprimere numeri importanti e risultati concreti.