Politica

Unione, polemica del M5S: "Ulteriore scempio della democrazia"

Polemica dei "grillini" anche nell'ultimo dei quattro consigli comunali sull'approvazione dello statuto del nuovo ente

"Questo ulteriore scempio della democrazia, si è consumato nel quasi totale silenzio. Perché, ancora una volta, senza tenere in considerazione i cittadini, è stata scelta la strada cara a chi vince le elezioni: 'facciamo come ci pare!'". E' il commento del Movimento 5 Stelle di Castelfranco dopo il consiglio comunale del 24 gennaio che ha visto l'approvazione dello statuto dell'Unione.

"Noi eravamo presenti e silenziosamente abbiamo assistito alla seduta del consiglio, con appesi al collo dei cartelli - prosegue la nota -. Da semplici cittadini non potevamo dir niente ma abbiamo cercato di far 'capire' il nostro punto di vista a chi in quel momento stava prendendo decisioni così importanti".

"Purtroppo, ci hanno invitato a togliere i cartelli perché di disturbo e quindi non ammessi dal regolamento - continuano ancora i "grillini" -. Per dovere di cronaca, solo la maggioranza consiliare, si è sentita disturbata dalla presenza di cittadini in protesta silenziosa. Che strano!".

"Solo poche ore prima durante la conferenza stampa per presentare la propria candidatura, il vicesindaco aveva parlato di un maggiore coinvolgimento dei cittadini e condivisione nelle scelte politiche, 'il cittadino al centro delle decisioni' - prosegue il Movimento 5 Stelle -. Belle promesse da campagna elettorale, peccato che le azioni vadano in un’altra direzione".

"Tornando allo statuto: non solo non ne è stato presentato il piano economico ad indicare un eventuale risparmio sulle spese attuali senza Unione dei Comuni,  ma chi ci assicura che questo risparmio ci sarà? - prosegue la nota -. In consiglio abbiamo sentito dire: è una scommessa per il futuro! Una scommessa sulla nostra pelle, insomma, nel bene e nel male, che lo vogliamo oppure no".

"Partiamo da alcuni ragionamenti pratici: come prima cosa dovrà essere trovata una sede che avrà delle spese di gestione e il sindaco avrà più impegni sacrificando il Comune - concludono i grillini -. Per adesso è scritto in statuto che la sede sarà a San Miniato e noi del Movimento, ci chiediamo come sarà organizzata questa Unione. I cittadini, anche quelli delle frazioni come Orentano, saranno costretti ad andare a San Miniato? Oppure in ogni comune rimarranno gli uffici, anche quelli decentrati? E in quel caso come sarà possibile risparmiare? Non siamo i soli a chiedercelo, né ci stupiremmo se gli abitanti delle frazioni chiedessero di cambiar comune, dopo questa scelta tutt’altro che condivisa".

"E’ vergognoso che un numero ristretto di persone decidano di un evento così importante sostituendosi a tutti gli abitanti - concludono i grillini -. Come Movimento 5 Stelle basiamo tutto il nostro impegno nella partecipazione. Noi che siamo cittadini e non politici, le scelte le facciamo tutti insieme, consultando e ascoltando le idee di tutti".