Un traguardo importante marcato da un ritmo incalzante di produzioni e creazioni che, negli anni, spaziano da teatro, danza, circo contemporaneo, performance art, film e scrittura creativa.
Diretto da Firenza Guidi insieme a collaboratori di livello internazionale, il Frantoio è stato la prima casa creativa di centinaia di ragazzi e ragazze, artisti, attori, tecnici, giornalisti passati attraverso i laboratori, progetti e spettacoli ideati e diretti dalla regista. In realtà, il lavoro di Firenza Guidi a Fucecchio inizia nel 1994, quindi 10 anni prima, quando fu presentato il suo primo dramma sull’Eccidio, Lacrime e Boogie in luoghi suggestivi del comune e frazioni: la Terrazza Giannoni a Massarella, la Piazzetta del Fabbro a Ponte a Cappiano, per approdare alla biblioteca di Fucecchio, che era allora un cantiere aperto.
“Sei tu che mi hai fatto scoprire la città, ho pensato di usare le parole dal nuovissimo libro di Haruki Murakami” - ha dichiarato la Guidi – per marcare questo primo momento celebrativo: qualcosa di più che un semplice compleanno, qualcosa che, da passato e presente, giá guarda al futuro, oltre le celebrazioni, che tocchi le corde dell’anima, soprattutto quelle delle nuove generazioni.
Non una celebrazione simbolica. Ma un’occasione d’incontro e di confronto. Le parole di Murakami calzano a pennello perché potrebbero essere state dette dai molti artisti e spettatori che hanno seguito negli anni I progetti del Frantoio. L’evento, ospitato dalla Limonaia al Parco Corsini, avrà momenti di spettacolazione oltreché di riflessione e presentazione del lavoro passato e futuro, il tutto annaffiato da un conviviale aperitivo".
In particolare, il lavoro di Elan Frantoio e della sua direttrice artistica si accentra intorno alla valorizzazione della zona di Fucecchio e del territorio del Padule, portando in scena storie, fatti, eventi del passato che hanno segnato il vissuto di una vasta e importante area della Toscana.
Attraverso il recupero della memoria, non come nostalgica reminiscenza ma come filo vitale che aiuta a definire la propria identità, il desiderio è di restituire al teatro il suo valore primitivo di momento aggregante, contribuendo al recupero di una coscienza storica. L’obiettivo è di creare uno spazio in cui il teatro torni ad essere il luogo legittimo e insostituibile per l’espressione delle emozioni di una collettività.
“Firenza Guidi è una visionaria che è riuscita a vedere oltre già 20 anni fa – commenta la sindaca Emma Donnini – potendo contare sull'appoggio di una politica capace di capirla e comprenderla. Ha saputo dare impulso all'arte valorizzando gli spazi urbani e, soprattutto, valorizzando i giovani, con i quali ha stretto rapporti e collaborazioni che sono proseguiti negli anni. E' stata capace di creare una vera e propria famiglia unita nell'arte, nata 20 anni fa e rimasta tale fino ad oggi”.