Lo sfondo è quello della Firenze trecentesca colpita dalla peste, in cui dieci giovani, sette donne e tre uomini, si rifugiano in campagna per combattere l’orrore di una città devastata dalla pestilenza. Per passare il tempo, decidono di raccontarsi ogni giorno delle brevi storie. Questo il Decameron visto da Paolo e Vittorio Taviani, questo il Meraviglioso Boccaccio dei fratelli registi girato in una villa vicino Certaldo che andrà in scena stasera alle 21,30 alla Casa Culturale di San Miniato.
Come in Kaos, film del 1984 ispirato all’opera di Pirandello, la scelta dei Taviani cade su cinque novelle che hanno in realtà̀ un unico vero protagonista: l’amore, in tutte le sue innumerevoli sfumature. Badesse lussuriose, cavalieri vendicativi, frati loschi, fanciulle furbe, mariti gelosi e amanti disposti a tutto. Le passioni umane senza tempo governate dell’Amore, una forza in sé sana e positiva, che, secondo il Boccaccio, è assurdo e vano frenare o reprimere. E secondo i registi, è anche il migliore antidoto contro le sofferenze e le incertezze di qualsiasi epoca.