Lavoro

Il colosso della chimica ne licenzia sei

Sciopero di otto ore davanti ai cancelli di Tfl. I sindacalisti hanno incontrato a Milano l'amministratore delegato della multinazionale

E' andato a monte il primo tentativo dei sindacati di trattare coi vertici di Tfl, la multinazionale specializzata in prodotti chimici che in questi giorni ha deciso di riorganizzare il personale, comunicando a 6 dei 23 dipendenti l'avvio della procedura di mobilità.

Un no secco, che non sembra dare spazio a margini di trattativa, nonostante l'apertura al confronto dei dipendenti e dei rappresentanti sindacali. Questi ultimi, martedì, si sono recati di persona a Buscate, nel milanese, per incontrare l'Ad del gruppo: nessun ripensamento, i licenziamenti andranno avanti.

Una decisione che ha suscitato le ire del personale, impegnato, nella giornata di ieri, in uno sciopero di otto ore davanti ai cancelli dello stabilimento di Castelfranco. La multinazionale è divenuta proprietà del gruppo statunitense Black Diamond, conta 4 stabilimenti in tutta Italia e muove un giro d'affari milionario. I sindacati sostengono che il bilancio, nonostante una lieve flessione, non giustifichi gli esuberi, ma i vertici affermano il contrario.

La sede di Castelfranco è la più colpita dai tagli. I dipendenti della filiale vivono in zona e il sindaco Gabriele Toti ha espresso solidarietà, dicendosi disposto a intervenire sulla questione avviando un dialogo con titolari del gruppo chimico, nel timore che i sei licenziamenti possano essere solo la punta dell'iceberg.