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Un paese in festa per il campione olimpico

Il 3 settembre la Pro Loco di Torre vuol salutare il pallavolista d'argento Simone Buti. Sul web è polemica per la coincidenza con un'altra festa

Simone Buti

"Oggi dopo tanti anni di sacrifici anche io posso affermare che i sogni si possono realizzare, io l'ho realizzato e questa medaglia me lo ricorderà per sempre, mi ricorderà sempre questo mese bellissimo, emozionante, di lacrime dolci e amare, mi ricorderà un gruppo di amici che presosi per per mano ha fatto innamorare della pallavolo e sognare tutta Italia. Siamo andati a un passo da conquistare l'Olimpo, ma poco importa, le emozioni che abbiamo provato e fatto provare sono la nostra vittoria! Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno scritto in questo mese, mi spiace non essere riuscito a rispondere a tutti, ma ho apprezzato ogni singolo messaggio! Si chiude questa pagina, è stata una pagina bellissima". Così, di ritorno da Rio, il pallavolista azzurro originario di Fucecchio Simone Buti commenta l'esperienza delle olimpiadi, l'argento della finale e ringrazia tutti quelli che l'hanno sostenuto, compresi i compaesani che ora non attendono altro che ritorni per poterlo festeggiare.

La Pro Loco di Torre avrebbe già la data: 3 settembre. Ma sul web è scoppiata un po' di polemica per la coincidenza con la Salamarzana, la festa che viene organizzata ogni anno nella parte alta di Fucecchio.

Sul caso è intervenuto anche il sindaco Alessio Spinelli che ha proposto di fare entrambe le feste, una più intima e una più in grande, magari invitando altri campioni olimpici di origini fucecchiesi come Alessandro Lambruschini (bronzo nei 3000 siepi ad Atlanta 1996) e Marco Bracci (argento sempre ad Atlanta).

La decisione finale, probabilmente, toccherà al centrale della nazionale di volley. Al paese, che a seguito passo passo il percorso olimpico degli azzurri, resta la gioia di quel muro decisivo al tie-brak contro gli Usa e l'orgoglio, che vale più dell'argento, di avere a Fucecchio un altro campione.