"Si è fatta - scrivono in una nota - chiarezza sugli interessi lobbistici legati allo sfruttamento dei pozzi petroliferi, sulle concrete possibilità di sfruttare maggiormente le energie rinnovabili, sui rischi ambientali legati allo sfruttamento degli idrocarburi e soprattutto sull’insostenibilità delle argomentazioni legate alla scelta del No".