Attualità

Fucecchio ricorda Nedo Nencioni

Nel Giorno della Memoria l'amministrazione comunale ricorda una grande figura per Fucecchio. Spinelli: "Merita di essere ricordato"

Nedo Nencioni, scomparso nel 2012, era rimasto l’unico superstite dei campi di concentramento ancora in vita nell’Empolese Valdelsa.

Il recente diniego da parte della Prefettura di Firenze alla proposta del Comune di Fucecchio di intitolare una strada a Nedo Nencioni non ha scalfito i rapporti con la famiglia Nencioni che anzi, proprio in questa circostanza, ha ribadito la propria gratitudine per la volontà dell’amminitrazione in una nota congiunta con l’Aned.

“L'Aned e la famiglia Nencioni – si legge nella nota di Andrea Bardini, presidente dell’Aned zona empolese - intendono rimarcare gli ottimi rapporti con il Comune di Fucecchio, i quali non vengono intaccati, dalle ultime vicende ma consolidati nell'intento di raggiungere assieme l'obiettivo comune di intitolare una strada a Nedo Nencioni. Pertanto ringraziano l'ammnistrazione comunale per l'iniziativa intrapresa che rende giustizia e merito ad un deportato, del nostro circondario, che tanto si è impegnato per diffondere tra i giovani studenti le persecuzioni e le barbarie subite dai nostri cittadini per mano nazifascista”.

Il sindaco Alessio Spinelli anche in questa occasione ha ribadito l’intenzione del Comune di incontrare nuovamente i vertici della Prefettura di Firenze per trovare una soluzione condivisa al problema. “Credo che la figura di Nedo Nencioni lo meriti ampiamente – ha sottolineato ancora una volta il sindaco - e spero che la Prefettura possa rivedere la propria posizione a seguito di un prossimo incontro. Poter scoprire la targa della via intitolata a Nedo sarebbe veramente una bella conquista per la memoria storica del nostro territorio. Intanto oggi, insieme all’Aned, abbiamo reso omaggio alla sua figura legando all’insegna questo fazzoletto simbolo dei deportati”.

“Per decenni – ha aggiunto l’assessore Alessio Sabatini - Nedo Nencioni ha saputo trasmettere con intensità e passione, e al contempo con chiarezza e semplicità, la Memoria di quello che la Storia aveva a lui e tanti altri riservato, ma che solo in pochi hanno potuto raccontare. Come amministrazione comunale crediamo che la riconoscenza verso di lui, come verso gli altri sopravvissuti alla follia nazi-fascista, passi anche attraverso l’intitolazione di una strada, il cui iter ci accingiamo a riavviare con rinnovata fiducia per una positiva conclusione”.