Incertezza e disagio sono le emozioni che stanno provando i 43 operai lasciati senza lavoro dalla crisi che ha colpito la conceria Pegaso, nella frazione di Ponte a Cappiano, nel territorio comunale di Fucecchio.
Il tavolo regionale di crisi, a cui hanno partecipato sindacati, istituzioni, rappresentanti datoriali e il liquidatore ha portato fievoli ma concrete speranze. L’unico spiraglio, per ora, è l’attivazione della cassa integrazione per i lavoratori che non percepiscono più lo stipendio.
La sindaca di Fucecchio, Emma Donnini, ha espresso vicinanza alle famiglie coinvolte e ha rivolto un appello alla collaborazione tra tutti gli attori in gioco; ribadendo la massima solidarietà da parte delle istituzioni alle famiglie in difficoltà.
Più critici i sindacati, che in una nota congiunta firmata da Filctem-Cgil Firenze, Femca-Cisl Toscana, Cgil Firenze e Cisl Firenze-Prat hanno chiesto di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per "garantire la continuità dell’attività sul territorio, anche tramite una cessione ad altri soggetti, e l’utilizzo di ogni strumento disponibile per assicurare un reddito ai lavoratori”.