Attualità

"Attenzione alla politica internazionale"

Un invito, ma anche un monito, da parte del direttore de "l'Espresso" Marco Damilano, ieri atteso ospite per l'apertura della Summer School

Ieri alla Fondazione Montanelli Bassi di Fucecchio è arrivato il direttore de l’Espresso, Marco Damilano. L’appuntamento ha richiamato nello storico Palazzo Della Volta tanti giornalisti ma anche tanti curiosi, oltre ovviamente agli studenti che frequentano la Summer School di giornalismo. L’evento, promosso dalla Fondazione Montanelli, con la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana e dell’Università di Pisa, è dedicato in particolare al giornalismo internazionale. Un giornalismo che in Italia, come hanno ricordato sia il presidente della Fondazione Montanelli, Alberto Malvolti sia lo stesso Damilano, non ha lo stesso peso che riveste in molti altri paesi occidentali.

“In Italia – ha evidenziato Damilano – si parla moltissimo di politica interna e poco di quella internazionale ma i cambiamenti in atto in tutto il mondo e nel nostro paese dipendono in gran parte dalla politica internazionale”.

Sarebbe opportuno, quindi, conoscere di più e meglio ciò che avviene negli altri paesi e negli altri continenti. “Se ci chiudiamo in noi stessi - ha sottolineato il direttore de l’Espresso - oggi vengono prima gli italiani, domani verranno prima quelli della nostra regione, poi quelli della nostra città e poi quelli del nostro condominio. Come in una spirale”.

All’iniziativa hanno presenziato anche il sindaco Alessio Spinelli e la giunta comunale. L’incontro di ieri, all’interno della Summer School, è stata l’occasione per parlare della situazione del giornalismo italiano da più punti di vista anche grazie alla presenza di Michele Taddei, dell’OdG toscano.

Il bilancio presenta ovviamente alcune problematiche: dalla situazione difficile di alcuni gruppi editoriali ai problemi di una professione che con l’avvento dei social media ha conosciuto e sta conoscendo grandi mutamenti. Ma durante l’incontro di ieri non sono mancati i motivi per essere ottimisti e pensare ad un futuro del giornalismo che veda questa professione ancora come elemento centrale di un paese democratico. La presenza di tanti giovani alla Fondazione Montanelli Bassi rappresenta sicuramente in una speranza in questo senso.