Cultura

Francigena, la via della spiritualità cristiana

Convegno di approfondimento sulla via dei pellegrini. La riscoperta della spiritualità cristiana e della meta religiosa

Da sinistra a sedere Valerio Martinelli, presidente SpathaCrux, Mons. Tardelli, Luciano Pisoni, pres. Ad Limina Petri, Don Michele Dosio

Una giornata dedicata al patrimonio storico e culturale quella che si è svolta ieri a San Miniato. L'inaugurazione della struttura a supporto degli scavi di San Genesio è stata seguita da un interessante convegno sulla Via Francigena presso Palazzo Grifoni a San Miniato alto. 
L'iniziativa sulla Via Pellegrina, organizzata dalla Storica Compagnia degli Insigniti Cavalieri del Tau, dall’Opera SpathaCrux in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato, si è articolata in due sessioni. Una prima parte dedicata al significato spirituale del cammino e una seconda parte più tecnica dedicata alle strutture e all'accoglienza dei pellegrini che percorrono la via Francigena. 
In seguito ai saluti del sindaco di San Miniato Vittorio Gabbanini e del presidente della provinicia di Pisa Andrea Pieroni, è stato S.E. Mons. Fausto Tardelli a dare inizio ai lavori.
"La via Francigena è un via spirituale che conduce ad una meta, la tomba degli apostoli- spiega mons. Tardelli - è un percorso che si intraprende cristianamente, liberandosi delle comodità, dove si riscopre l'essenziale e i valori importanti del vero cristiano, ha una radice religiosa molto importante". 

Il pellegrinaggio a Roma rappresentava una delle peregrinationes maiores insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. La Via Francigena è quindi un percorso di passaggio che rappresenta un punto importante per i pellegrini e che è sempre più meta di un turismo religioso. 

"Nel passato chi intraprendeva il cammino della via Francigena - spiega Luciano Pisoni, presidente dell'associazione Ad Limina Petri -  lo faceva per devozione e spesso lasciava testamento perché il viaggio incontrava tante difficoltà, condizioni atmosferiche avverse, briganti e cattive condizioni igieniche. Oggi il pellegrino moderno ha delle agevolazioni, strutture che lo accolgano sulla strada e quant'altro, ma il motivo che lo porta ad intraprendere il viaggio è sempre spirituale e al ritorno dal viaggio non si è più la stessa persona". 


La Via Francigena è un percorso che è stato riscoperto da circa 20 anni e la Toscana sta investendo come regione per la messa in sicurezza di questo percorso, in quanto si sta diffondendo sempre più la cultura del turismo religioso. Il 14 giugno ci sarà infatti l'inaugurazione della via Francigena Toscana a Lucca, dopo la conclusione dei lavori su tutta la via che attraversa la Regione. 


"La Via Francigena - dice Paolo Tognocchi, consigliere regionale e delegato presso Aevf - è un patrimonio per la nostra regione ricca di borghi e risorse storiche; il viaggiatore pellegrino sta diventando un turista fondamentale ed è giusto dare spazio al turismo non solo naturalistico ma anche religioso e spirituale".