Attualità

Foibe, Fucecchio ricorda le vittime

Alla cerimonia il sindaco, l'assessore Tarabugi e rappresentanti dell'Anmil. Spinelli: "Riconoscere il dolore altrui significa guardare al futuro"

Con la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti da parte del sindaco Alessio Spinelli, questa mattina Fucecchio ha celebrato il Giorno del Ricordo, in memoria dei cittadini italiani che morirono nelle foibe e degli esuli dell’Istria e della Dalmazia. Accompagnato dal Gonfalone della Città e alla presenza dei rappresentanti delle associazioni, Spinelli ha ricordato la tragedia degli italiani che persero la vita dentro le voragini naturali disseminate sull’altopiano del Carso, vittime delle persecuzioni, dei massacri e delle deportazioni occorse durante l’ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi.

“È doveroso ricordare la tragedia delle Foibe – ha detto il sindaco – perché questo tragico evento ci ricorda quanto è costato costruire la democrazia in terre plurali dove a lungo le istituzioni sono state adoperate per negare, violare, cancellare identità e diritti. Avere memoria, riconoscere la propria storia e il proprio dolore, serve anche a questo, a riconoscere la storia e il dolore degli altri. Riuscire a far questo significa poter guardare con fiducia al futuro, significa costruirlo insieme".

Erano presenti alla cerimonia una rappresentanza della stazione dei Carabinieri di Fucecchio, dell’Anmil (associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro), l’assessore Silvia Tarabugi, la presidente della Consulta del Volontariato Rossella Costante e il presidente dell’ANC Carmelo Spitaleri.

Il Giorno del Ricordo è stato istituito dal Parlamento Italiano con la legge n.92 del 30 marzo 2004. La data scelta è quella del Trattato di Pace di Parigi del 1947.