Attualità

Montopoli fa scuola sui beni confiscati alla mafia

La storia dell'appartamento confiscato nel territorio comunale arriva a Firenze per il convegno sulle buone pratiche per la cultura della legalità

Un momento del convegno a Firenze

Tra le 687 abitazioni, terreni, capannoni artigianali o industriali confiscati alla mafia in Toscana, c'è anche il caso di Montopoli. E, per questo, il sindaco Giovanni Capecchi, insieme alla vicesindaca Linda Vanni, durante il convegno organizzato dalla Regione in collaborazione con il Centro di documentazione cultura legalità democratica, ha portato l'esperienza del Comune.

"Nel Dicembre 2015, quando abbiamo avuto la notizia che nel nostro territorio c’era un bene confiscato e potevamo acquisirlo al patrimonio del Comune, abbiamo avuto una reazione di sconforto e frustrazione, perché avevamo avuto la prova inequivocabile della presenza della mafia - hanno detto - successivamente, però, la voglia di riscatto ci ha portato a destinare il bene confiscato a chi usa la violenza come mezzo per ottenere tutto, a chi invece la violenza la combatte quotidianamente".

"Così abbiamo ritenuto destinarlo a Centro antiviolenza e casa rifugio con finalità sociale - hanno spiegato - immediatamente è partita una ristrutturazione parziale con risorse del nostro bilancio per poter utilizzare il bene fin da subito".

Dopodiché, tramite la Società della Salute, il bene è stato affidato temporaneamente al Centro antiviolenza "Frida Khalo", che ha ospitato in questi anni decine di mamme con figli. "Dobbiamo ringraziare l'associazione Libera della Provincia di Pisa, Arci Zona del Cuoio, le cittadine e i cittadini e le nostre scuole che hanno seguito le nostre attività e i nostri appuntamenti - hanno continuato - è motivo di soddisfazione aver potuto raccontare in giro per tutta la Toscana la nostra esperienza come una buona pratica di riutilizzo di un bene confiscato alla mafia".

"L'ultimo passo però era poter completare la ristrutturazione - hanno proseguito il sindaco e Vanni - grazie alla Regione, all'assessore Ciuffo e a tutti gli uffici coinvolti, abbiamo partecipato al bando e siamo riusciti a ottenere le risorse adeguate, 183mila euro, per completare la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria dell'appartamento".

Una volta conclusi i lavori, l'amministrazione pubblicherà il bando per l'assegnazione dell'appartamento. "Presumibilmente per il mese di Giugno potremo inaugurare per la seconda volta il nostro appartamento - hanno concluso - lottare contro la mafia, per noi significa anche questo: una comunità intera che si riappropria di un bene, che viene riutilizzato per combattere la violenza".