“Lo scandalo delle terre inquinate delle concerie - scrive Galletti - ha
 portato alla luce un sistema di controllo regionale insufficiente. 
Incapace di intervenire in tempi utili a prevenire conseguenze 
disastrose per la salute e per l’ambiente. La strada regionale 429, 
sotto la quale sono sepolte 8mila tonnellate di inquinanti Keu, con 
valori di 26 volte oltre il limite consentito, contamineranno i terreni 
adiacenti alla sede stradale molto prima che la politica di governo 
riesca a fare una seria autocritica. Il porto di Livorno è un hub di 
smercio della droga presidiato dalle mafie ed è grazie solo al lavoro 
delle forze dell’ordine se la situazione non è fuori controllo; e i 
tanti casi di riciclaggio, usura e infiltrazioni mafiose, che da anni 
infestano le cronache dei quotidiani, nell’inerzia di chi governa la 
Regione, denunciano una situazione preoccupante.”
“Già nel 2018 - ricorda la Capogruppo M5S - le audizioni di Salvatore 
Calleri e Renato Scalia, della Fondazione Caponnetto, ci avevano messo 
in guardia da questi fenomeni e oggi, nuovamente in audizione, hanno 
lanciato gli stessi appelli di allora, colpevolmente rimasti 
inascoltati. E coerentemente con i miei valori - spiega Galletti - 
faccio mie le loro parole, con l’intento di trasformarle in proposte da 
rilanciare con forza in Consiglio Regionale attraverso la presentazione 
di specifici atti.”
“La Toscana è una terra ricca, anche se economicamente sfiancata dalla 
pandemia e questa ricchezza, oltre alla situazione di difficoltà creata 
dal Covid, attira le mafie. Presto arriveranno anche i soldi del Piano 
Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - osserva la pentastellata - e 
non possiamo correre il rischio che le organizzazioni criminali se ne 
approprino infiltrandosi negli appalti a venire, acquisendo imprese in 
difficoltà con operazioni di riciclaggio o puntando agli investimenti 
che la Regione dovrà fare nel settore sanitario, necessari a superare 
eventuali nuove emergenze epidemiche che a detta degli esperti, in 
futuro, potrebbero ripresentarsi.”
“Dobbiamo cogliere le criticità di questo momento storico decuplicando 
il personale che effettua controlli attivi sui cantieri, con interventi 
preventivi, per intercettare fin da subito eventuali illeciti. Sarà 
necessario aggiornare e potenziare gli strumenti di indagine, popolando 
opportunamente le banche dati dei sistemi di monitoraggio già a 
disposizione, come il Sitat: lo strumento dell’Osservatorio dei 
Contratti Pubblici della Regione Toscana. Ma soprattutto procedendo alle
 nomine dei nuovi membri dell’Osservatorio della Legalità e sarebbe 
importante farlo, come suggerito da Calleri stesso, in una data dalla 
forte valenza simbolica: il 19 luglio, il giorno della Strage di via 
D’Amelio dove persero la vita Paolo Borsellino e i 5 uomini della 
scorta. Perché il primo passo per sconfiggere la mafia è iniziare a 
parlarne ed è anche sotto questo punto di vista che l’Osservatorio può 
fare la differenza.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana, a
 margine dei lavori della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni 
mafiose e della criminalità organizzata in Toscana.