Politica

Nozze gay, Ferraro (Ncd): "Azioni provocatorie"

Il capogruppo del NcD sulla mozione da poco approvata in consiglio comunale sui matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero

E' polemica tra i banchi del centro destra sanminiatese dopo l'approvazione della trascrizione di matrimoni tra persone dello stesso sesso contratti all'estero. 

Ecco cosa dice il capogruppo Roberto Ferraro in proposito: 

"Buone notizie per i cittadini di San Miniato. Il Comune si sta impegnando con determinazione a risolvere alcuni grossi problemi che stanno a cuore ai cittadini i quali, come è noto, sono gravati quotidianamente dalla difficoltà a far fronte al pagamento delle bollette, dalla difficoltà ad onorare le rate del mutuo, dalla difficoltà a pagare la polizza di assicurazione della propria auto spesso unico mezzo per raggiungere il luogo di lavoro o dalla difficoltà di dover dire ai propri figli che non è più possibile festeggiare in pizzeria il compleanno.

Ebbene questi cittadini che vedono gradualmente peggiorare le proprie condizioni di vita, che vedono sempre più a rischio il proprio posto di lavoro, saranno felici di sapere che il Comune ha pensato ai loro problemi e ha assunto importanti decisioni.

A seguito di sollecitazioni di alcuni partiti presenti in Consiglio comunale, d’ora in poi saranno registrati nei protocolli comunali i matrimoni omosessuali contratti all’estero e sarà concessa la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia, in attesa che acquisiscano la cittadinanza vera al raggiungimento del diciottesimo anno di età come previsto dalla legge.

Evidentemente poco importa ricordare che la registrazione dei matrimoni tra omosessuali non è prevista dalla legge italiana e che le leggi non le fanno i Sindaci ma il Parlamento.

Evidentemente poco importa ricordare che in fatto di accoglienza l’Italia meriterebbe l’Oscar mondiale come ha dimostrato la ciclopica operazione “Mare nostrum” o la generosa attenzione riservata agli stranieri con età superiore a 65 anni ai quali lo Stato italiano dal 2000 elargisce una pensione di 550 euro al mese per 13 mensilità. Diritto riconosciuto senza che agli stranieri beneficiari sia richiesto alcun versamento contributivo, né un periodo minimo di residenza in Italia. Diritto pensionistico che invece ai nostri connazionali anziani viene riconosciuto con il contagocce come se fosse un grazioso regalo del “Principe”.

Sempre a proposito di cittadinanza, evidentemente poco importa se sarebbe più giusto che fossero gli Stati di provenienza dei migranti a riconoscere la cittadinanza onoraria dei loro paesi ai Sindaci italiani per quanto essi hanno fatto in favore dei migranti.

In realtà le priorità a San Miniato sembrano concretarsi nel piacere della provocazione, della polemica fine a se stessa e nella marginalizzazione dei cittadini italiani e dei loro diritti. Se poi il 63% degli italiani non va a votare qualcuno ha anche il coraggio di non capire il perché"