Attualità

Sei nuovi raccoglitori di medicinali inutilizzati

I contenitori sono stati posizionati a Capraia Limite, Castelfiorentino, Montopoli, Certaldo, Empoli, Montespertoli

Nell'Empolese Valdelsa e Valdarno Inferiore il 2017 si inaugura con il posizionamento di nuovi contenitori di raccolta a sostegno della campagna un “Farmaco può Salvare una vita”. I raccoglitori di medicinali che non vengono più utilizzati sono stati posizionati nelle Case delle Salute di Capraia e Limite, Castelfiorentino e di Montopoli, nonché presso le sedi della Croce Rossa Italiana di Certaldo, la Pubblica Assistenza di Empoli e la Croce d’Oro di Montespertoli.

La finalità del progetto, realizzato dall’Ausl in collaborazione con le Associazioni di volontariato locali e il Centro Missionario Medicinali di Firenze, è quello di trasformare i farmaci inutilizzati da potenziali rifiuti in strumenti salvavita. Molto spesso i medicinali rimangono in giacenza sugli scaffali o nei cassetti di casa: annualmente ogni famiglia spreca 80 euro in farmaci inutilizzati e circa 8,5 confezioni ancora integre di medicinali. Accade, per esempio, perché le confezioni contengono un numero di compresse superiori o inferiori rispetto al normale ciclo terapeutico o per una scarsa adesione del paziente alle cure.

Questo progetto rappresenta un‘opportunità per chi lo desidera, consentendo di donare i farmaci non scaduti - e di cui non si necessita - ai più bisognosi di cure.

I farmaci raccolti negli appostiti contenitori (sono posizionati anche presso la Misericordia di Empoli, la Pubblica Assistenza di Fucecchio e all’ingresso dell’ospedale “San Giuseppe” di Empoli) vengono raccolti dai volontari e poi trasportati al Centro Missionario Medicinali di Firenze, che da anni invia gratuitamente farmaci, presidi medico chirurgici e prodotti per bambini a operatori sanitari e missionari degli ospedali dei paesi del Sud del mondo e dell’Est Europa.

Il Centro Missionario Medicinali (un’associazione di volontari nata a Firenze nel novembre del 1977) sostiene attivamente anche strutture locali come la Caritas e le Case famiglia.

Dall’inizio del progetto sono stati raccolti quintali di farmaci e soddisfatte le necessità di numerose popolazioni bisognose di cure e anche di tante famiglie residenti nel territorio.