"L’azienda sanitaria, non appena avuta notizia della comunicazione, si è attivata per confermare la propria imparzialità. A tal fine venne emesso anche un apposito comunicato stampa in data 20 maggio. E con un’indagine interna l’allora azienda sanitaria dell’Empolese Valdelsa ha acquisito la documentazione relativa alla vicenda e questi aspetti hanno evidenziato l’iniziativa individuale”. Così l'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi ha risposto in aula a Firenze all'interrogazione presentata da tutti i consiglieri dei gruppi d'opposizione in merito alla vicenda dei servizi newsletter della sanità toscana inoltrati via e-mail “per conto del Partito democratico, parte seconda”, con evidente riferimento al caso accaduto a Siena
Saccardi ha anche aggiunto che: “Sulla base dei criteri di offensività, colpevolezza e gradualità, si è esclusa la sussistenza degli estremi necessari per provvedimenti disciplinari”. E inoltre, all’autore della e-mail l’azienda “ha fatto pervenire una ammonizione”.
Insoddisfatti della risposta i gruppi dell'opposizione, che nella persona del consigliere 5Stelle Andrea Quartini hanno commentato: “Siamo insoddisfatti perché è difficile non ipotizzare che non si siano voluti utilizzare in modo deliberato gli strumenti dell’azienda sanitaria di Empoli per favorire il partito che amministra questa regione. Dobbiamo dire no al connubio tra istituzioni e una parte politica della Toscana”.
Il testo era firmato, oltre che da Quartini, anche da Gabriele Bianchi e Giacomo Giannarelli del M5s, Tommaso Fattori di Sì-Toscana a sinistra, Manuel Vescovi e Marco Casucci della Lega Nord, Stefano Mugnai di Forza Italia, Giovanni Donzelli di FdI. In esso si evidenziava che, “come accaduto all’azienda sanitaria senese, anche in quella empolese la e-mail aziendale è stata utilizzata per fare informazione su un’iniziativa promossa dal Pd locale”.