Politica

Disservizi al Pronto Soccorso. Ferraro, (Ncd): "Promesse rimaste sulla carta"

Il Nuovo Centro Destra invita i sindaci a fare la voce grossa con la Regione. Penalizzati gli abitanti di Fucecchio e San Miniato

Ancora polemiche sul funzionamento e i disservizi del pronto soccorso di Empoli. È Roberto Ferraro, responsabile Nuovo Centro Destra (Ncd) di San Miniato a intervenire sulla vicenda, puntando il dito sulla Regione e invitando i sindaci della zona a fare la voce grossa col presidente Rossi per “…trovare alla svelta soluzioni concrete volte a migliorare la funzionalità dei presidi sanitari”.

Dice Ferraro. “Con la chiusura imposta alcuni anni fa dalla Regione dei pronto soccorso prima e degli ospedali poi di San Miniato e Fucecchio, si chiese agli abitanti del comprensorio un grosso sacrificio con la promessa che sarebbe stata messa a disposizione della comunità un’unica struttura ospedaliera di eccellenza, quella di Empoli. Le iniziali promesse sono rimaste sulla carta. Da anni i cittadini lamentano disservizi per quanto riguarda in particolar modo il pronto soccorso ma i malumori e le lamentele sono state sempre sminuite dalle Autorità competenti. Da anni denunciamo inascoltati i disservizi dell’Ospedale di Empoli e del pronto soccorso, come la chiusura delle sale operatorie nei giorni di sabato e domenica e la mancata disponibilità di apparecchiature per effettuare le radioterapie antitumorali. Denunce gravi ma, come al solito, passate sotto silenzio. In questi giorni però ci sono state delle novità. Il presidente della Regione Rossi ha denunciato, e l’ha fatto tramite facebook, probabilmente per evidenziare la serietà del suo intervento, che in vari pronto soccorso regionali vi sono gravi problemi, lunghe attese, degenti sulle barelle parcheggiati per ore nei corridoi e scarso coordinamento tra i reparti. Tra i dipartimenti di emergenza urgenza che hanno riportato una pessima valutazione, figura anche quello di Empoli il quale, se non ricordiamo male, solo un paio di anni fa è stato oggetto di riorganizzazione per migliorarne l’efficienza. Obiettivo evidentemente mancato, come era facilmente prevedibile”.

“Invitiamo pertanto i sindaci dei comuni che in passato hanno visto soppressi i propri presidi sanitari e tra di essi il sindaco di San Miniato – aggiunge l’esponente del Nuovo Centro Destra – a farsi parte attiva quali membri della Società della Salute nell’azione volta a trovare soluzioni concrete per migliorare la funzionalità dei presidi sanitari. Invitiamo i sindaci ad avere coraggio e ad assumersi la responsabilità di far presente a Rossi, già assessore alla sanità per dieci anni, che le inefficienze non possono sempre addebitarsi agli altri, in questo caso a coloro che nei vari ruoli, spesso con grande impegno e sacrificio, operano nei reparti di pronto soccorso e nelle attività collaterali. I sindaci abbiano il coraggio di dire che le inefficienze attuali sono il frutto di una politica sanitaria regionale che in passato ha fatto grossi errori privilegiando la burocrazia e il ruolo dei burocrati invece di mettere al centro della sanità i pazienti e gli operatori sanitari. È quindi necessario rimboccarsi le maniche, ma nel verso giusto”.