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Corazzano, Pd: "No alla chiusura delle Poste"

Il Pd di San Miniato chiede un confronto con i vertici di Poste Italiane. A Corazzano gli abitanti raccolgono le firme per contrastare quest'azione

La notizia della chiusura immediata o imminente di decine di uffici postali nella provincia di Pisa ha destato non poche polemiche e sconcerto tra gli abitanti delle frazioni che saranno colpite da questi tagli. Il Partito Democratico di San Miniato e il circolo di Corazzano chiedono un dialogo serrato con i vertici di Poste Italiane.  

"La provincia di Pisa è stata tra le più colpite da questa operazione di riorganizzazione intrapresa da Poste - dice in una nota il segretario dell'Unione Comunale Francesco Lupi - e anche il comune di San Miniato paga con la chiusura dello sportello nella frazione di Corazzano. Si tratta a nostro avviso di una scelta sbagliata, che incide negativamente sulla qualità della vita delle persone, specialmente quelle più bisognose quali gli anziani, privandoli di un servizio essenziale, e che va a penalizzare ulteriormente i nostri territori rurali. Ci chiediamo come sia possibile garantire, con gli strumenti attuali, la prospettiva legata al mantenimento di un servizio pubblico essenziale in un’azienda ormai privatizzata e che sembra ragionare esclusivamente con logiche di domanda/offerta, prendendo decisioni unilaterali senza nemmeno confrontarsi con i territori su cui queste decisioni vanno ad impattare.

Quello dell’ufficio postale rimane infatti, in molte zone decentrate, uno dei pochi presidi sociali rimasti, anche un luogo di incontro e di coesione, oltre a garantire l’accesso ad un servizio di primaria importanza per molti cittadini. Per quanto riguarda la chiusura dell’ufficio di Corazzano intendiamo ringraziare quei cittadini che in poco tempo si sono adoperati per raccogliere decine e decine di firme, che abbiamo provveduto a consegnare al sindaco Gabbanini.

Come unione comunale del Partito Democratico e come circolo locale - conclude Lupi - intendiamo essere a fianco dei cittadini, dei sindacati di categoria e dei sindaci nella mobilitazione contro questo tipo di politiche da parte dell’azienda, rendendoci disponibili ad un confronto serio e articolato con i vertici di Poste per arrivare ad una soluzione condivisa e che tenga in giusta considerazione anche le esigenze dei cittadini/utenti".