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Polemica su gender, il Pd replica a De Monte

La maggioranza risponde alle accuse mosse dalla capogruppo 5Stelle in consiglio comunale in merito all'incontro con Marzano: "Denunce gravi"

Dopo la consigliera Rossi, tocca alla De Monte. La maggioranza continua la sua replica in merito agli attacchi sulla cosiddetta teoria gender, le unioni civili, la serata del 23 gennaio scorso con la professoressa Marzano e il ddl Cirinnà. E dopo il gruppo Castelfranco Sopra a Tutto, il Pd ha qualcosa da dire anche al Movimento 5 Stelle.

"Durante il suo intervento - racconta il gruppo di maggioranza -, la capogruppo 5Stelle De Monte ha pronunciato una frase che ha lasciato noi consiglieri di maggioranza di stucco. La De Monte ha detto che i lavoratori della Libreria Colibrì di Santa Croce, alla fine della serata, avevano venduto il libro di Michela Marzano senza scontrino”.

Un vero e proprio illecito, quindi, denunciato dalla consigliera d'opposizione durante la seduta consiliare in municipio e registrato dal microfono. 

"La consigliera De Monte - criticano dal Pd - avrebbe potuto immediatamente denunciare l’illecito durante lo svolgimento della serata, dato che era presente quella sera (così come confermato dalla stessa consigliera al minuto 43.03 della medesima registrazione) ma forse sarà andata a denunciare quello che aveva visto nei giorni seguenti. Se come cittadina e consigliera la De Monte non avesse denunciato alle autorità competenti un illecito commesso durante una serata organizzata dal Comune di Castelfranco in un luogo di proprietà pubblica sarebbe molto grave".

Un fatto che comunque i consiglieri del Pd reputano non vero. "Noi consiglieri di maggioranza eravamo presenti alla serata così come tanti cittadini, abbiamo visto vendere diversi libri e abbiamo visto che i lavoratori della Libreria Colibrì rilasciavano la ricevuta ai compratori. La denuncia della consigliera De Monte - dicono - ci è sembrata quindi assurda, fuori da ogni logica e verità".

Ma essendo stato denunciato in un luogo istituzionale, la giunta ha deciso di approfondire la cosa, hanno contattato la libreria e chiesto gentilmente di prendere visione del libretto delle ricevute e di documentare tutte le matrici. Il tutto, a quanto dicono dal Comune, senza riscontrare alcun illecito.

"Come consiglieri e cittadini - concludono dal gruppo di maggioranza - prendiamo intanto purtroppo atto che nell’ultimo consiglio comunale le opposizioni hanno denigrato gratuitamente due realtà del nostro territorio; l’associazione Frida che si occupa di violenza contro le donne (come evidenziamo nel nostro precedente comunicato) e la Libreria Colibrì. Si è così toccato un nuovo record (verso il basso); pur di attaccare l’amministrazione vi siete messi a colpire a vanvera volontari e lavoratori".